Matteo Righetto: differenze tra le versioni

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*Per me narrare significa raccontare storie universali e questo significa tornare agli archetipi. Non mi interessa la contingenza; una storia attuale può essere ambientata anche nel '500. L'importante è che parli di vizi e virtù, di valori, che sia quasi fiabesca, che sia in definitiva pensata come un classico.
*Più che la [[Contingenza (filosofia)|contingenza]], mi interessa l'essere umano.
*Non è necessario conoscere ciò di cui si [[scrittura|scrive]]. Ognuno può raccontare ciò che vuole, l'importante è essere credibili e scrivere belle storie.
*È vero che [[scrittura|scrivere]] significa trovare una lingua e che ogni storia ha la sua. Però è altrettanto vero che ogni scrittore ha la sua lingua, anzi io preferisco dire la sua voce.
*La [[scrivere|scrittura]] deve portare a questo: al perfezionamento di una voce per chi scrive, a maturare un'estetica ma anche una consapevolezza etica. La letteratura se non ti porta a riflettere non serve a niente. Sarebbe solo esercizio di stile.