Jean-Paul Sartre: differenze tra le versioni

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*Qualche ora o qualche anno di attesa [della morte] è lo stesso, quando si è perduta l'illusione di essere eterno.<ref>Da ''il muro''.</ref>
*Tu usi la filosofia come alibi per abdicare all'impegno" Mio caro [[Maurice Merleau-Ponty|Merleau]], [...] Tu hai criticato la mia posizione direttamente e indirettamente, sia conversando con me che pubblicamente. Io, da parte mia, mi sono limitato a difendermi. Come se la tua posizione fosse giusta, ed io invece dovessi giustificarmi di non condividerla. Perché l'ho fatto? Perché sono così: detesto mettere sotto accusa, foss'anche per difendermi, le persone che amo.<ref>Citato in ''Merleau Ponty e Le lettere del divorzio'', ''Corriere della Sera'', 28 gennaio 1997.</ref>
*Un anticomunista è un cane, su questo sono irremovibile e lo sarò sempre.<ref>''Le temps modernes'', numero speciale, ottobre 1961, ripreso in ''Situation IV'', Paris Gallimard, 1964, p. 248</ref>
*Un Partito Radicale internazionale, che non avesse nulla in comune con i partiti radicali attuali in Francia? E che avesse, ad esempio, una sezione italiana, una sezione francese, ecc.? Conosco [[Marco Pannella]], ho visto i radicali italiani e le loro idee, le loro azioni; mi sono piaciuti. Penso che ancora oggi occorrano dei partiti, solo più tardi la politica sarà senza partiti. Certamente dunque sarei amico di un simile organismo internazionale.<ref>Citato in Valter Vecellio, ''Marco Pannella. Biografia di un irregolare'', Rubbettino Editore, 2010, [https://books.google.it/books?id=0i2JQwSNNhYC&pg=PT6 p. 6]. ISBN 8849830483</ref>
{{Intestazione2|Intervista di [[Carlo Bo]]|da ''Incontro con Jean Paul Sartre: i poteri dell'intellettuale'' (1966), Rai Storia, 21 giugno 2011}}
*Non credo che la [[felicità]] esista; credo che esista soltanto la [[gioia]].
*La gioia è quando ci si sente nel pieno delle proprie forze, della propria intelligenza, del proprio potere; quando si compie un'azione, un'azione difficile, e si riesce ad ampliare con essa il potere dell'uomo. Non il proprio potere soltanto, ma quello dell'uomo. Penso per esempio che un [[Jurij Gagarin|Gagarin]] o un [[Gary Cooper|Cooper]] abbiano conosciuto la gioia. {{NDR|Vale a dire, sarebbe il lavoro soddisfatto?}} Sì, il lavoro nel momento in cui si fa. Anche perché è il lavoro che definisce l'uomo.
*Un [[Anticomunismo|anticomunista]] è un cane, su questo sono irremovibile e lo sarò sempre.<ref>''Le temps modernes'', numero speciale, ottobre 1961, ripreso in ''Situation IV'', Paris Gallimard, 1964, p. 248</ref>
*Un [[uomo]] è insieme giudice e parte in causa della sua realtà, e si ignora nella misura stessa in cui [[Conoscere se stessi|si conosce]]. Tutto ciò presuppone un tipo di verità approssimativa, che è la verità propriamente filosofica, e cioè lo sforzo che fa l'uomo per scoprire se stesso e per eliminare quanto c'è di troppo umano in ogni frase che dice sul suo conto.