Nigel Warburton: differenze tra le versioni

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*[[Descartes]] era più certo dell'esistenza della sua mente che di quella del suo corpo. Poteva immaginare di non avere un corpo, ma non poteva pensare di non avere una mente. Se avesse immaginato di non avere una mente, avrebbe comunque continuato a pensare, e questo avrebbe dimostrato che aveva una mente perché senza di essa non avrebbe potuto produrre pensieri. (cap. 11, p. 75)
*Secondo [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] gli esseri umani sono buoni per natura. Se fossimo lasciati a noi stessi nel mezzo di una foresta, non daremmo molti problemi. Se però veniamo sottratti allo stato di natura e portati nelle città, le cose prendono un'altra piega: iniziamo a desiderare di avere la meglio sugli altri e di attrarre la loro attenzione. Questo atteggiamento competitivo ha effetti psicologici terribili, e l'invenzione del denaro non può che peggiorare la situazione. (cap. 18, p. 114)
*[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: [[Arthur Schopenhauer]] non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». (cap. 22, pp. 142-143)
*«Lei è parente delle scimmie da parte di madre o di padre?» fu la maliziosa domanda posta a [[Thomas Henry Huxley]] dal vescovo Samuel Wilberforce durante un famoso dibattito tenutosi presso l'Oxford Museum of Natural History nel 1860. L'intenzione del vescovo era prendere in giro e insultare allo stesso tempo, ma la domanda gli si rivoltò contro. Huxley mormorò sottovoce: «Grazie, Dio, per averlo consegnato nelle mie mani» e replicò che avrebbe preferito essere parente di una scimmia piuttosto che di un essere umano che si facesse beffe della scienza. (cap. 25, p. 156)