Antonio Scurati: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Il [[Risorgimento]] è}} L'unica stagione epica del nostro immaginario poetico-nazionale a essere la più dimenticata. (citato in ''Corriere della sera'', 3 marzo 2008)
*Una [[scuola]] senza fondi non conta niente. E mi pare che la politica non abbia intenzioni in questo senso. Sono d'accordo con il 5 in condotta, è giusto che siano sanzionati atteggiamenti violenti, irrispettosi. Ma mi sembra un'operazione demagogica: non si può chiedere alla scuola di andare in una direzione opposta rispetto alla società. In più, oggi i genitori percepiscono la scuola come un negozio, dove il figlio è il cliente da soddisfare. Sempre. (citato in ''Corriere della sera'', 2 febbraio 2009)
*Vorrei che [[Milano]] tornasse la città insorta del 1848 {{NDR|[[cinque giornate di Milano]]}}, piena di virgulti e voglia di cambiamento, una Milano dove l'interesse privato e particolare venisse messo da parte per fare spazio al bene comune. (citato in ''Corriere della sera'', 31 dicembre 2005)
*Molti altri sfiorarono Jacopo e Aspasia mentre si baciavano, ma quel bacio non ebbe testimoni perché non ce ne sono mai del bacio degli amanti. Come ogni altro atto d'amore, anche quell'istante bruciò sugli altari della dissipazione, sacrificato agli dei lussureggianti della vita. Nessuno avrebbe potuto dire di quel bacio: "Io c'ero, lo vidi, lo ricordo". Perché lo scandalo, l'insurrezione dell'amore, è vivere per ciò che non rimane, in ciò che non ritorna. (da ''Una storia romantica'', 2007)