George Mosse: differenze tra le versioni

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==Citazioni di George Mosse==
*Tutti i razzisti preferirono ignorare per quanto possibile il cristianesimo.<br>A questo proposito un giornalista come [[Wilhelm Marr]] in Germania rappresenta un caso tipico: nel suo ''La vittoria dell'ebraismo sul germanesimo'' (''Der Sieg des Judentums über das Germanentum'', 1879) egli rifiutava le accuse cristiane contro gli ebrei come indegne di persone illuminate, ma poi ripeteva tutti i miti sulla mancanza di radici e sulle attività cospiratorie degli ebrei, i quali a suo parere erano più forti dei tedeschi, perché stavano vincendo la battaglia razziale per la sopravvivenza. Marr suggeriva una controffensiva capeggiata dall'antisemita Russia.<ref name="Razzismo_in_Europa">George L. Mosse, ''[https://archive.org/details/GeorgeL.MosseIlRazzismoInEuropaDalleOriginiAllolocausto2003Laterza Il razzismo in Europa. Dalle origini all'olocausto]'', traduzione di Livia De Felice, Economica Laterza, Roma-Bari, 2003, cap. 8, ppp. 131-132. ISBN 88-420-5401-1</ref>
*Ed è abbastanza singolare [...] che un agitatore come Wilhelm Marr, che era un democratico sostenitore del suffragio universale e della libertà di pensiero, accusasse gli ebrei di essere dei liberali, un popolo senza radici che cercava di sostituire la schiavitù delle risorse finanziarie alla oppressione da parte dei re.<ref name="Razzismo_in_Europa"/>
{{intestazione|Dall'intervista di Sandro Penna, ''Sodoma'', 1984, n. 1; ripresa in ''Il secolo gay'', ''Diario del mese'', gennaio 2006, p. 68}}
*La coesione, i rapporto di interdipendenza esistenti nella società si basano, fra le altre cose, sulla divisione sessuale del lavoro. La questione sta quindi nel capire fino a che punto la società è disposta a tollerare la confusione fra i sessi. [...]