Curzio Malaparte: differenze tra le versioni
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===Citazioni ===
*Il Vesuvio urlava nella notte, sputando sangue e fuoco. Dal giorno che vide l'ultima rovina di Ercolano e di [[Pompei]], sepolte vive nella tomba di cenere e di lapilli, non s'era mai udita in cielo una così orrenda voce. Un gigantesco albero di fuoco sorgeva altissimo fuor dalla bocca del vulcano: era un'immensa, meravigliosa colonna di fumo e di fiamme, che affondava nel firmamento fino a toccare i pallidi astri. ▼
==== ''La peste'' ====
*È certo assai più difficile perdere una [[guerra]] che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla.
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* Quando [[Napoli]] era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani.
==== ''La pioggia di fuoco'' ====
▲*Il [[Vesuvio]] urlava nella notte, sputando sangue e fuoco. Dal giorno che vide l'ultima rovina di Ercolano e di [[Pompei]], sepolte vive nella tomba di cenere e di lapilli, non s'era mai udita in cielo una così orrenda voce. Un gigantesco albero di fuoco sorgeva altissimo fuor dalla bocca del vulcano: era un'immensa, meravigliosa colonna di fumo e di fiamme, che affondava nel firmamento fino a toccare i pallidi astri. Lungo i fianchi del Vesuvio, fiumi di [[lava]] scendevano verso i villaggi sparsi nel verde dei vigneti. Il bagliore sanguigno della lava incandescente era così vivo, che per un immenso spazio intorno i monti e la pianura n'erano percorsi con incredibile violenza.
==''Maledetti Toscani''==
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