Giuseppe Saragat: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Al passaggio di consegne di Presidente della Repubblica a [[Giovanni Leone]]}} Ella è qui per assumere le alte funzioni che il [[Parlamento]] Le ha affidato e che io ho l'onore di trasmetterLe. È un atto assai semplice questo e tuttavia solenne poiché in esso si realizza la continuità delle istituzioni democratiche, la continuità del più alto Ufficio del nostro Ordinamento Costituzionale, l'Ufficio di [[Presidente della Repubblica]]. Mi consenta con l'occasione di esprimerle, Signor Presidente, il mio compiacimento per il privilegio che mi ha concesso, di concludere il mio settennato passando le consegne di questo Ufficio ad una persona come Lei: che possiede doti eminenti di uomo politico, di parlamentare, di uomo di governo, di uomo di cultura che crede nei valori della [[libertà]] e della [[democrazia]]. A Lei, Signor Presidente, a partire da oggi, è commesso di rappresentare l'Unità Nazionale ed essere il Supremo Custode e il Garante degli Ordinamenti della [[Italia|Repubblica]]. È, perciò, nel nome della Patria ed è nello spirito della [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione Repubblicana]] che nel riprendere il mio posto di Cittadino, Le rinnovo il mio saluto formulando per Lei e per l'opera Sua il più sentito e il più caldo augurio.<ref>Audio originale in ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9ee3cd33-17f5-4a0d-a073-db975f226192.html Rai Storia - Q verso il Quirinale]'', Rai, 6 aprile 2013.</ref>
*{{NDR|Parlando con [[Pietro Nenni]]}} Gente come te e come me, al Quirinale, se c'è una sommossa di destra, spara: se ce n'e una di sinistra, si spara.<ref>Citato in [[Indro Montanelli]] e [[Mario Cervi]], ''L'Italia dei due Giovanni'', Rizzoli, Milano, 1989.</ref>
 
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1107_01_1975_0147_0002_21290159/ Saragat propone un centro-sinistra "nuovo nello spirito e negli uomini"]''|Intervista di Nicola Adelfi, ''La Stampa'' 29 giugno 1975.}}
*Noi socialisti democratici ci battiamo per una società economicamente giusta e politicamente libera.
*Noi siamo profondamente convinti che la giustizia sociale sia inseparabile da una democrazia vera, autentica.
*La [[libertà]], dilatando l'anima umana, la eleva e la rende più sensibile alla solidarietà in tutti i campi, a cominciare da quello economico.
*Nessuno può prevedere quali astuzie la [[storia]] ha messo sul nostro cammino.
 
==Citazioni su Giuseppe Saragat==