Resistenza italiana: differenze tra le versioni

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*La Resistenza era stata un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti. ([[Nilde Iotti]])
*La Resistenza non è soltanto un episodio militare della storia recente d'Italia, anche se ormai questa interpretazione restrittiva farebbe comodo a molti. La Resistenza non è soltanto un episodio politico, un momento di transizione tra la caduta della monarchia e del fascismo e l'avvento di uno Stato democratico e repubblicano. E neppure la si può considerare alla stregua di un «bel gesto», di un fatto di redenzione culturale e civile necessario per far uscire l'Italia dalla barbarie e rimetterla in linea con i paesi progrediti. La Resistenza fu tutte queste cose e altre ancora. Ma fu anzitutto, come già s'è detto, ''guerra di popolo''. ([[Sebastiano Vassalli]])
*L'esperienza resistenziale è stata a lungo culturalmente minoritaria in Italia, oggetto di denigrazione tra gli anni Quaranta e Cinquanta da parte dell'opinione moderata: e in quegli anni - a differenza degli azionisti e dei comunisti - sia la cultura cattolica che quella liberale rinunciarono a difenderla. ([[Paolo Pezzino]])
*{{NDR|Riguardo alla lotta partigiana a Firenze}} Non avevamo coraggio. La verità è che eravamo incoscienti. ([[Vittore Branca]])
*Se si guarda alla sorte dell'[[Italia]] dopo la sconfitta militare da parte della coalizione antinazista e la si confronta con quella della [[Germania]], non può esser dubbio per nessuno che ben diversa sarebbe stata la sorte internazionale dell'Italia e una qualunque possibilità di ripresa democratica, senza la guerra partigiana. Oggi il governo italiano discute sul prezzo del «biglietto di ritorno», ma questo prezzo è stato, per ammissione delle stesse potenze, in buona parte saldato nella guerra partigiana. ([[Aldo Garosci]])