Francesco Predari: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Francesco Predari: Incipit di Origine e vicende dei Zingari
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*Considerando a tante lautezze censorie è facile immaginarsi contro quali e quanti ostacoli mi fu forza dar di petto per conquistare, non dirò la chiesta autorizzazione, ma il frontespizio stesso della rivista, perché aveva assunto il nome di «Antologia Italiana»; l'appellativo «italiana» era fra le voci di reproba natura; quindi interdettone l'uso: «Antologia», era insidiosa commemorazione di una effemeride stata spenta sotto gli anatemi della politica austriaca, dispotica fin d'allora anche in Toscana; nel programma da me presentato in quel periodo si temeva un agguato teso al censore per giuocarlo in faccia all'autorità. Dopo parecchi giorni di inutili prove e riprove per persuadere e mansuefare il cavalier Pollini, direttore della censura, fatto dalla ignoranza sua che era e molta e singolare sistematicamente sospettoso e caparbio, pensai rivolgermi al re stesso<ref>[[Carlo Alberto di Savoia]].</ref>, per mezzo del cavalier Promis; non solo m'ebbi e quasi tosto l'autorizzazione regia, ma {{sic|incuoramenti}} e promesse di patrocinio. Il re aveva indovinato dove si voleva andare e n'ebbe segreto compiacimento.<ref group="fonte" name="vagiti_libertà"/>
 
==[[Incipit]] di ''Origine e vicende {{sic|dei}} Zingari''==
L'origine dei Zingari è tuttavia un intricatissimo problema storico, intorno al quale sudò la erudizione di parecchi secoli senza che pur mai venisse fatto di raggiungerne una soluzione che, se non inaccessibile alla critica, fosse almeno effettiva di una opinione fra tutte la più logicamente induttiva e la più comunemente accolta. D'altronde, l'esistenza di questa sì miseranda porzione dell'umanità, costituisce poi un fenomeno sì bizzarro e stranamente arcano, che la mente non può proprio ristarsi dall'investigare una qualche spiegazione del quando, del dove, del come abbia potuto prodursi. <!--(Introduzione)-->
 
==Note==