Arthur Schopenhauer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Aforismi sulla saggezza del vivere: continuo a sistemare con fonte completamente consultabile
sposto in sezione
Riga 60:
*Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (1885, p. 64)
*Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (1885, p. 64)
*[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (1885, p. 64)
*[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (1885, p. 67)
*Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (1885, pp. 67-68)
Line 252 ⟶ 253:
 
==''Parerga e Frammenti postumi''==
*Anche poi nel caso che si riesca a vivere tanto a lungo, tale esistenza risulta pur sempre troppo breve per i progetti fatti, dal momento che la loro esecuzione esigerà in ogni caso molto più tempo di quanto non sia stato previsto. (tomo I, ''Aforismi sulla saggezza della vita'', cap. V, 3; 2003)
*Bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità [...] che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza [...]. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di [[diritti degli animali|ogni diritto]] [...].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 795.</ref>
*Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]]. (da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', in ''Parerga e Paralipomena'')