John Maynard Keynes: differenze tra le versioni

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:''But this long run is a misleading guide to current affairs. In the long run we are all dead.''<ref>{{en}} Da ''A Tract on Monetary Reform'', cap. III, 1923; {{en}} citato in Athol Fitzgibbons, ''Keynes's Vision: {{small|A New Political Economy}}'', Oxford University Press, Oxford, 1988, [https://books.google.it/books?id=esERDAAAQBAJ&pg=PA49 p. 49]. ISBN 0198286414</ref>
*[[Montesquieu]], il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a [[Adam Smith]], e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe possedere) supera di cento cubiti i fisiocratici.<ref>Dalla prefazione all'edizione francese di ''Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta''; citato in [[Raymond Aron]], ''Le tappe del pensiero sociologico'', CDE, Milano, 1984, p. 35.</ref>
*[[Isaac Newton|Newton]] non fu il primo dell'Età della Ragione, bensì l'ultimo dei maghi, l'ultimo dei [[Babilonesi]] e dei [[Sumeri]], l'ultima mente eccelsa che guardò il mondo visibile e intellettuale con gli stessi occhi di coloro che incominciarono a costruire il nostro mondo intellettuale poco meno di diecimila anni fa... Perché lo chiamo un mago? Perché guardava all'intero universo e a tutto quanto è in esso ''come a un enigma'', a un segreto che poteva esser letto applicando il pensiero puro a certi fatti, certi mistici indizi che Dio aveva posto qua e là nel mondo affinché la confraternita esoterica potesse cimentarsi in una sorta di caccia al tesoro filosofica. Egli credeva che questi indizi fossero rintracciabili in parte nei fatti celesti e nella costituzione degli elementi (dal che deriva la falsa impressione che egli fosse un fisico sperimentale), ma in parte anche in certi documenti e tradizioni passati di mano in mano in una catena ininterrotta di iniziati che risaliva fino alla rivelazione originaria, manifestatasi a Babilonia in linguaggio cifrato. Newton considerava l'universo come un crittogramma apprestato dall'Onnipotente, così come egli stesso, corrispondendo con [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]], avvolse in un crittogramma la scoperta del calcolo infinitesimale. L'enigma si sarebbe svelato all'iniziato mediante l’applicazione del pensiero puro e della concentrazione mentale.<ref>Da Keynes, 1947, p. 29 in Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend, ''Il mulino di Amleto'' Adelphi pp. 28-29 ISBN 978-88-459-1788-2</ref>
*Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.<ref>Da ''La fine del laissez-faire''.</ref>
*Se devi alla tua banca cento sterline, tu hai un problema. Ma se ne devi un milione, il problema è della banca.<ref>La citazione è stata erroneamente diffusa nella versione «Se ti devo un dollaro io ho un problema, ma se ti devo un milione di dollari allora il problema è tuo».</ref>