Piero Chiara: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: il petto di Camilla esplorato da Emerenziano
→‎Citazioni: Le sorelle Tettamanzi custodi della loro bruttezza
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*"Amore, Amore!" voleva gridare {{NDR|Tarsilla Tettamanzi}}. Invece esclamò: «Gran Dio, come sto bene!» e alzandosi si batté le mani sulla pancia. Si sentiva totalmente addominale, come se il cuore e il cervello le fossero scesi nel ventre. Le due sorelle alzarono gli occhi e la guardarono meravigliate. Poi continuarono a pelare castagne lesse senza più badarle, seguendo ciascuna i suoi pensieri. Anche Teresa nel portar via i piatti guardò Tarsilla con insistenza. Teresa che l'aveva vista nascere, forse aveva capito o stava per capire. Ma possibile che le sorelle non si accorgessero di nulla? Tarsilla se lo chiedeva quasi ad alta voce. Una cosa simile non avrebbe dovuto irradiare un fluido, un alone di calore, se non di luce? (cap. 14, p. 110)
*Al risveglio {{NDR|Camilla Tettamanzi}} trovò che le mani del cognato stavano lasciando il suo petto dove non avevano trovato proprio nulla, come del resto era previsto. Si potrebbe dire, conoscendo Emerenziano, che egli aveva temuto di trovarvi qualche cosa, e che fu contento di quello sterno arido, di quella bruttezza senza rimedio, uguale e pur diversa dalla bruttezza di Fortunata e di Tarsilia. (cap. 19, p. 144)
*Quando Mansueto Tettamanzi aveva optato per il brutto e si era applicato alla deformazione dei frutti del suo orto, forse sapeva che la mostruosità ha il suo fascino. E fu certo per questa ragione che vide crescere una più laida dell'altra le sue figlie senza il minimo disappunto. Eredi della sensibilità paterna, le tre sorelle custodirono tranquillamente la loro bruttezza quasi sapessero che sarebbe arrivato un giorno o l'altro l'intenditore. (cap. 19, p. 144)
 
==''La stanza del Vescovo''==