Vincenzo Monti: differenze tra le versioni

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*Dalle ossa di Vincenzo sorga lo spirito illustre, illumini le belle contrade d'un altro ''Aristodemo'', d'un altro ''Basville'', e ponendosi a bocca la tromba d'[[Omero]] colle calde parole del Ghibellino fuggiasco {{NDR|[[Dante Alighieri]]}} facciane uscire un tuono degno della tua gloria, degno del popolo più poetico dell'universo. ([[Gianfrancesco Rambelli]])
*Fuvvi chi dalle opere e dalle azioni di lui volle dirlo l'uomo di tutti i tempi, di tutti i partiti . Non è mio instituto purgarlo di tale accusa: io parlo del gran letterato, del sommo poeta, Monti considerato come uomo avrà qualche volta operato debolmente. E che monta codesto? Condanneremo per ciò l'autore della ''Basvilliana'', e dell'''Aristodemo''? ov'è uomo sulla terra che niuna macchia possa rimproverarsi? se v'ha venga costui, e getti la prima pietra a coprire d'infamia il principe de' poeti del nostro tempo. ([[Gianfrancesco Rambelli]])
*Il Monti fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana. ([[Benedetto Croce]])
*Il Monti non traduce, ma interpreta: che è pur l'unico modo di tradurre. Subito egli coglie di un episodio, di un personaggio, di un'azione, l'accento fondamentale; e a quello volge e piega il suo interpretare, che è il suo tradurre, e intona il suo canto. Non ha deviazioni o urti o arresti, come chi sia preoccupato di altro e ad altro intenda: come chi, per esempio, si affatichi su l'analisi verbale del testo, o si adoperi di seguir certo stile e di provocare e ottenere effetti voluti. Egli ha dentro una sua musica: e quella ode e a quella obbedisce. ([[Manara Valgimigli]])
*Nella severa maestà del suo volto (sì vivamente rappresentata dalla scultura di [[Giovanni Battista Comolli|Giambatista Comolli]]), la grazia (non rara) di un sorriso dolce e delicato rivelava pienamente un animo sincerissimo e affettuoso. E la sincerità fu perfetta; che né voleva né poteva dissimulare non che fingere verun pensiero: e perciò detestava forte ogni falsità e simulazione: così avesse saputo da falsi e simulati difendersi! ([[Pietro Giordani]])
*''O VIATORE | IN QUESTA CASA | ADI' XIX. FEBBRAIO MDCCLI | NACQUE VINCENZO MONTI | ETERNO VANTO ALLE MUSE ALLA PATRIA ALL'ITALIA''. (Epigrafe sulla casa natale)