Operette morali: differenze tra le versioni

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*[La [[uomo|razza umana]]] Non viveva già naturalmente, e come tutti gli altri, ma in mille modi loro propri. E perciò avevano questa particolarità curiosa che non potevano mai esser contenti né felici, cosa maravigliosa per le bestie che non hanno mai pensato ad essere scontenti della loro sorte. ('''Cavallo''')
*In somma questo Dialogo deve contenere un colpo d'occhio in grande filosofico e satirico sopra la razza umana considerata in natura, e come una delle razze animali, rendutasi curiosa per alcune singolarità, insinuare la felicità destinataci dalla natura in questo mondo come a tutti gli altri esseri, perduta da noi per esserci allontanati dalla natura, discorrere con quella maraviglia che dev'essere in chiunque si trovi nello stato naturale delle nostre passioni, dell'ambizione, del danaro, della guerra, del suicidio, delle stampe, della tirannia, della previdenza, delle scelleraggini, ecc. ecc. ('''Cavallo''')
 
===''Dialogo di un cavallo e un bue''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un cavallo e un bue|Dialogo di un cavallo e un bue]]}}
*Era una sorta di bestie da quattro zampe come siamo noi altri, ma stavano ritti e camminavano con due sole come fanno gli uccelli e con le altre due s'aiutavano a strapazzare la gente. ('''Cavallo''')
*La buassaggine è il miglior dono che la natura faccia ad un animale, e chi non è bue non fa fortuna in questo mondo. ('''Bue''')
*Gli uomini credevano che il sole e la luna nascessero e tramontassero per loro e fossero fatti per loro, benché dicessero che il sole era infinite volte più grande non solo degli uomini ma di tutti i paesi di quaggiù, e lo stesso delle [[stella|stelle]], e tuttavia credevano che queste fossero come tanti moccoli da lanterna infilzati lassù per far lume alle signorie loro. ('''Cavallo''')
 
==Citazioni sulle ''Operette morali''==