Cesare Cantù: differenze tra le versioni

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m →‎Italiani illustri: sic per le forme desuete, corr. , in ;
m →‎Italiani illustri: lineetta enne
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==''Italiani illustri''==
*Avvertito dalla romba plebea, il [[Giuseppe Prina|Prina]], che non erasi mai preso paura del buon popolo meneghino, s'asconde: e subito il palazzo suo va a ruba e guasto. Egli stesso, scoperto, denudato, battuto, ferito, {{sic|gittato}} dalla finestra, fu afferrato dalla ciurma imbestialita, trascinato per la città colpendolo di parole e di punte quei che l'incontravano ({{sic|piovicchiava}}, e le puntate erano d'ombrelli di seta), gridandogli: − Questa è la carta bollata – Quest'è il dazio consumo – Tò il registro - Eccoti il macinato. Lo trafugano in una bottega, ma i casigliani lo respingono per paura della plebe: come per paura i generali e la guardia civica lasciano fare: appena a un sacerdote è permesso {{sic|accostarsegli}} e benedirlo; dopo quattro ore di ferini {{sic|strazj}} il misero spira, ed è lungamente ancora trascinato il suo cadavere; indi da due popolani trasportato nella vicina chiesa di San Tommaso, e registrato oscuramente fra i morti. (volume II, pp. 558-559)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==