Palazzo Reale (Genova): differenze tra le versioni

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+ de Brosses
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Citazioni sul '''Palazzo Reale''' di Genova, ufficialmente '''Palazzo Stefano Balbi''' (un tempo noto anche come Palazzo Durazzo).
 
*Il più bello tra tutti i palazzi di Genova è, a mio giudizio, quello di Geronimo Durazzo, in via dei Balbi. Riuscirò a ricordare tutto quello che ho veduto lì dentro? Sarebbe lungo. [...] Gli appartamenti sono lussuosamente ammobiliati; i pavimenti di stucco; tutti soffitti dorati, con buon gusto; i riquadri e i rivestimenti delle finestre e delle porte, di marmi rari. Gli arazzi marezzati dipinti con succhi d'erba, da Romanelli, su originali di Raffaello; grandi stanze piene di mille piccole opere d'arte, tra le quali un bassorilievo d'avorio lungo due pollici, che rappresenta una battaglia dove pare vi siano quattro o cinquemila figure, tutte distinte e caratterizzate. Le terrazze hanno la vista sul mare, e sono ornate di balaustre cariche d'alberi coltivati in grandi urne di marmo. Il loggiato è pieno di belle statue antiche e moderne, tra le quali riconobbi una ''Donna'' antica e un ''Narciso'' moderno. [...] Provavo in quel luogo un piacere infinito. ([[Charles de Brosses]])
*Il più notevole è Palazzo Durazzo. Esso contiene quadri di valore, tra cui il ''Cristo'' di Paolo Veronese con la Maddalena che gli asciuga i piedi, così bella da far temere che si lascerà sedurre ancora una volta. Io mi fermai a lungo davanti al quadro, ma ahimè, ella non alzò gli occhi! Il Cristo se ne sta lì come un Amleto della religione che dica: «''Go to a nunnery!''». Qui vidi anche alcuni dipinti di Olandesi e degli eccellenti Rubens; questi ultimi permeati della colossale giovalità del fiammingo Titano, le cui ali spirituali erano così forti che lo portarono in volo fino al sole sebbene alle sue gambe pendessero una cinquantina di quintali di formaggio olandese. ([[Heinrich Heine]])