Palazzo Ducale (Genova): differenze tra le versioni

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+ de Brosses
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Citazioni sul '''Palazzo Ducale''' di Genova.
 
*Come accade che l'asino della repubblica porta sempre il basto peggiore, così il doge ha la casa più brutta, benché alloggi nel palazzo pubblico della ''Signoria'', il quale è semplicissimo e privo di ornamenti. [...] L'appartamento del doge non ha niente di speciale. Una delle sale del consiglio contiene grandi statue dei benefattori della patria, con le iscrizioni in calce. [...] La sala dell'arsenale non è altro, per dire la verità, che una bottega di vecchie ferraglie. ([[Charles de Brosses]])
*Ho appena visitato il palazzo del doge, dove il senato tiene le sue sedute; da dove spira, su cinquecentomila sudditi, lo spirito del suo governo, delle sue leggi, della sua politica, vale a dire della sua cupidigia. L'occhio, quando si entra nel cortile, è sbalordito. La facciata ornata di colonne e di statue di marmo è la prima cosa che incanta. Si sale nella sala del Minor Consiglio: è l'architettura più elegante; si passa nella sala del Maggior Consiglio: è l'architettura più ricca. Di spazio in spazio, entro una moltitudine di colonne, le statue dei grandi uomini della repubblica ricevono da tutti coloro che passano, come premio del loro merito o della loro fortuna, il debito della posterità; un ricordo e uno sguardo. ([[Charles Dupaty]])
*Questo municipio, di cui m'è toccato percorrere tutti i piani, è una vasta cava di marmo bianca sprecato; di buono ha solo la mole, per il resto è brutto quasi quanto il Garde-Meuble di Parigi. Dev'essere, la facciata almeno, del 1760, epoca in cui la buona architettura stava morendo in Italia come in Francia. ([[Stendhal]])
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[[Categoria:Palazzi di Genova|Ducale]]