Nadežda Konstantinovna Krupskaja: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Nadežda Konstantinovna Krupskaja==
*{{NDR|Scrivendo a [[Lev Borisovič Kamenev|Kamenev]]}} Ieri [[Stalin]] mi ha tempestato di insulti oltremodo volgari per un breve biglietto che [[Lenin]] mi ha dettato con il permesso dei medici.<ref>«Il 22 dicembre {{NDR|1923}} Stalin venne a sapere che Lenin aveva appena scritto a [[Lev Trockij|Trockij]] congratulandosi con lui per la sua vittoria nella questione del monopolio di stato. Telefonò allora alla moglie di Lenin, la Krupskaja, e la insulto con espressioni volgari e violente per aver consentito al marito di scrivere nonostante il suo stato di salute.», R. Conquest, ''op. citata'', p. 116.</ref> Non sono entrata nel partito ieri. In tutti gli ultimi trent'anni non ho mai sentito una parola volgare da un compagno.<ref>Citato in [[Robert Conquest]], ''Stalin'', traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, Oscar Storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2003, p. 116.</ref>
 
*Una volta {{NDR|durante l'esilio in Siberia}} organizzammo una caccia alla volpe con bandierine. [[Lenin|Vladìmir Ilič]] si interessò vivamente alla cosa. "Molto accortamente ideata", disse. Disponemmo i cacciatori in modo che la volpe andasse dritto dritto verso Vladìmir Ilič. Egli afferro il fucile, ma la volpe, dopo essersi fermata e averlo guardato un momento, sgusciò via nei boschi. Restammo perplessi. "Perché non hai sparato?", gli domandammo. "Che volete, era così bella", rispose Vladìmir Ilič.<ref>N. K. Krupskaja, ''Reminiscences of Lenin. In Exile 1898-1901''; citato in [[Edmund Wilson]], ''Stazione Finlandia'' (''To the Finlandia station''), traduzione di Alberto Tedeschi, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 1974, p. 259.</ref>
 
==Citazioni su Nadežda Konstantinovna Krupskaja==
*Appassionata lettrice di {{sic|[[Lev Tolstoj|Tolstòi]]}}, cominciò a sbrigare personalmente le faccende domestiche e a eliminare dalla propria vita le cose che considerava come lussi. Nei primi anni del decennio tra il 1880 e il 1890, insegnò geografia in una scuola festiva operaia; ben presto scoprì che una delle sue classi era in realtà un circolo di lettura marxista. Si dedicò allora alla lettura degli scritti di [[Karl Marx|Marx]] e divenne marxista. Le fotografie del tempo della sua adolescenza dimostrano, a dispetto degli abiti chiusi al collo e delle maniche a sbuffo, caratteristici del tempo, una fanciulla che ha qualcosa di mascolino e di ribelle, coi capelli pettinati all'indietro, gli occhi sprezzanti, il naso volitivo e la bocca carnosa ma imbronciata. ([[Edmund Wilson]])
*Nel 1935 a quanto pare la Krupskaja si schierò con l'associazione dei Vecchi bolscevichi e altri pronunciandosi contro la pena di morte per [[Lev Borisovič Kamenev |Kamenev]]. Fu allora, sembra, che Stalin le disse di adeguarsi alla linea, altrimenti il partito avrebbe conferito a un'altra il titolo di vedova di Lenin: secondo quanto riferiscono, aggiunse che il partito poteva fare «qualsiasi cosa». Questa storia arrivò in Occidente poco dopo, e naturalmente fu messa in dubbio. Ma [[Nikita Sergeevič Chruščёv|{{sic|Hruščev}}]] la conferma nelle sue memorie. Stalin, racconta, ventilò più volte l'idea in sua presenza: pare che come nuova vedova fosse stata proposta Elena Stasova<ref>Elena Dmitrievna Stasova (1873–1966), segretaria di Lenin; R. Conquest, ''Stalin'', ''op. cit.'', p. 62.</ref>. Per quanto la cosa possa apparire incredibile ai non comunisti, non sarebbe stata affatto irrealizzabile. In quel periodo stavano riscrivendo a tutto spiano la storia, e nel caso specifico sarebbe bastato dichiarare che il divorzio e il nuovo matrimonio erano stati tenuti segreti per desiderio di Lenin, ma vista l'attività della Krupskaja contro il partito, il Comitato centrale riteneva ormai necessario svelare la verità. ([[Robert Conquest]])
*Nessuna delle due donne che nel 1934 erano membri effettivi del Comitato centrale fu giustiziata: K.I. Nikolaeva (per giunta ex seguace di [[Grigorij Evseevič Zinov'ev |Zinov'ev]]) e Nadežda Krupskaja. Certo la Krupskaja era un caso a parte, e fu denunciata da [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ežov]] (di sicuro su iniziativa di Stalin) nel 1938, durante una riunione della Commissione centrale di controllo. Ežov la accusò di essere complice di [[Lev Trockij|Trockij]] e di aver affrettato la morte di Lenin, aggiungendo che «solo il rispetto per la memoria di Lenin» gli impediva di «consegnarla a [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Vyšinskij]] e [[Vasilij Ulrich|Ul'rih]]<ref>Rispettivamente Procuratore generale e Presidente del Tribunale della Corte suprema nei maggiori processi delle ''grandi purghe''.</ref>, come aveva fatto per altri traditori». La Krupskaja svenne, e dovettero portarla in clinica. Morì alla fine di febbraio del 1939, a settant'anni appena, poco prima del XIII congresso del partito. È sempre circolata la voce che fosse stata strangolata. ([[Robert Conquest]])
 
==Note==
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