Anne Rice: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m aggiungo Portale:Donne, ev. fix minori using AWB |
|||
Riga 36:
===Citazioni===
*La bellezza non era il tradimento che lui aveva immaginato; era piuttosto una terra inesplorata dove si potevano commettere mille errori fatali, un paradiso selvaggio e indifferente senza nulla che indicasse la presenza del male e del bene. Nonostante tutti gli affinamenti della civiltà che cospiravano per creare l'arte, la perfezione inebriante del quartetto d'archi, e la grandiosità distesa delle tele di Fragonard, la bellezza era selvaggia. Era pericolosa e senza leggi come lo era stata la terra molti millenni prima che l'uomo avesse un solo pensiero coerente o scrivesse codici di comportamento sulle tavolette d'argilla. La bellezza era un Giardino Selvaggio. (Lestat)
*"Hai in te una sorta di luminosità, Lestat. E attira tutti. È presente anche quando sei furioso o scoraggiato."<
==''Intervista col Vampiro''==
Riga 52:
*Ma io combatto per la mia vita. (Claudia)
*«'Ma tu non ti lasceresti mai vincere da un simile stato d'animo' mi trovai a rispondergli. 'Se anche non restasse più una sola opera d'arte al mondo... e ce ne sono migliaia... se non ci fosse più una sola bellezza naturale... se il mondo si riducesse a una sola cella vuota e una sola fragile candela, non posso fare a meno di vederti là a studiare quella candela, assorto nel tremolio della sua luce, nel cambiamento dei suoi colori... per quanto tempo potrebbe sorreggerti... che possibilità potrebbe creare? Mi sbaglio? Sono un pazzo idealista?' (Louis)
*Quanti vampiri credi che abbiano la tempra per l'immortalità? Tanto per cominciare, molti hanno dell'immortalità una concezione estremamente squallida. Perché diventando immortali vogliono che tutte le forme della loro vita vengano fissate così come sono e rimangano incorruttibili: carrozze della stessa foggia immutata e affidabile, abiti col taglio che s'addiceva alla loro giovinezza, uomini che si abbigliano e parlano nel modo che hanno sempre capito e apprezzato. Quando, in realtà, tutte queste cose cambiano, tranne il vampiro stesso; ogni cosa, eccetto il vampiro, è soggetta a costante corruzione e alterazione. Presto, se si ha una mentalità rigida, e spesso anche quand'è elastica, l'immortalità diventa una detenzione in un manicomio di figure e di forme irrimediabilmente incomprensibili e prive di valore. Una sera un vampiro si alza e si rende conto di ciò che ha temuto forse per decenni; semplicemente che non vuol più saperne di vivere, a nessun costo. Che qualunque stile o modo o forma di esistenza che gli aveva reso piacevole l'immortalità è stato spazzato via dalla faccia della terra. E che non resta altra fuga dalla disperazione che l'atto di uccidere. E quel vampiro va a morire. Nessuno troverà i suoi resti. Nessuno saprà dov'è andato. E spesso nessuno di quelli che gli sono
*"No. Io devo entrare in contatto con quest'epoca" insistette con tono calmo. "E posso farlo grazie a te... non per imparare da te delle cose che posso vedere in una galleria d'arte o leggere nei libri più densi... tu sei lo spirito, tu sei il cuore."<
*Alla maggior parte di noi è più gradito vedere qualcuno morire che essere fatto oggetto di scortesie sotto il nostro tetto.
*Chi ha smesso di credere in [[Dio]] o nel [[bene e male|bene]] continua lo stesso a credere nel [[diavolo]]. Non so perché. No, anzi, lo so: il [[bene e male|male]] è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile. (da "Intervista col Vampiro")
Riga 144:
==Altri progetti==
{{interprogetto
===Opere===
Riga 162:
{{Pedia|Un grido fino al cielo}}
{{Portale|donne}}
[[Categoria:Scrittori statunitensi|Rice, Anne]]▼
{{DEFAULTSORT:Rice, Anne}}
|