Giuseppe Ungaretti: differenze tra le versioni

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*Né vi sorprenda che [[Canosa di Puglia|Canosa]] occupando i tre quarti d'un colle apparisca, straordinario giuoco di bussolotti, sull'incurvarsi di una strada storica. E se non una città di fatalità omeriche e designata a fiorire prima forse che fosse nato Omero, quale poteva ambire d'essere scelta fra quelle che avrebbero legato ufficialmente Roma al mare? È una collina come un'onda gonfia più che non dovrebbe consentire la calma che le si stende ai piedi. Ma la Valle dell'Ofanto dalla quale esce Canosa è tutt'altro che calma, se "calma" non fosse vocabolo capace come uno di quegli inganni messi in opera da Annibale e proprio da queste parti che convincevano il nemico a schierarsi anche contro il vento, il polverone e il sole.<ref>Da ''Appunti per una poesia di viaggio da Foggia a Venosa / Il piano delle fosse'', ''Gazzetta del Popolo'', Torino, 22 agosto 1934.</ref>
*Non sono il poeta dell'abbandono alle delizie del sentimento, sono uno abituato a lottare, e devo confessarlo – gli anni vi hanno portato qualche rimedio – sono un violento: sdegno e coraggio di vivere sono stati la traccia della mia vita. Volontà di vivere nonostante tutto, stringendo i pugni, nonostante il tempo, nonostante la morte. (da ''Note'' a ''L'allegria''; in ''Vita d'un uomo'', p. 518)
 
{{Int|Da ''[https://www.youtube.com/watch?v=ypFcFh98vME ''Ricerche 2 Schifo o pietà'']|Intervista di [[Pier Paolo Pasolini]], ''[[Comizi d'amore]]'', 1965.}}
*{{NDR|Sulla normalità sessuale}} Ogni uomo è fatto in un modo diverso, dico nella sua struttura fisica. È fatto in un modo diverso anche nella sua combinazione spirituale. Quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali. Tutti gli uomini sono, in un certo senso, in contrasto con la natura.
*L'atto di [[civiltà]] è un atto di prepotenza umana sulla natura; è un atto contronatura.
*Io personalmente sono un uomo, sono un poeta, quindi incomincio a trasgredire tutte le leggi facendo della [[poesia]].
*Ora sono vecchio e non rispetto più che le leggi della [[vecchiaia]], che purtroppo sono le leggi della morte.
 
{{Int|''L'allegria''|in ''Vita d'un uomo'', pp. 1-98.|h=2}}