David Van Reybrouck: differenze tra le versioni

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* {{NDR|Riguardo [[Patrice Lumumba]]:}} I suoi contatti con la Russia vengono generalmente presentati come prova delle sue tendenze bolsceviche. Tuttavia ciò è errato. Da un punto di vista economico, Lumumba pendeva più verso il liberalismo che non verso il comunismo. Non aveva alcuna intenzione di collettivizzare l'agricoltura e l'industria, anzi contava su investimenti privati di stranieri. Inoltre Lumumba era un nazionalista, non un internazionalista, come dovrebbe addirsi a un comunista. Il suo quadro di riferimento non poteva essere più congolese, a dispetto di ogni panafricanismo. Anche la nozione di rivoluzione proletaria era assente in lui. In qualità di évolué apparteneva alla nascente borghesia congolese; non mirava al rovesciamento del proprio gruppo sociale. (p. 322)
* {{NDR|Riguardo [[Patrice Lumumba]]:}} La tragedia della sua fugace carriera politica fu che il miglior asso nella manica di cui disponeva prima dell'indipendenza - il suo incredibile talento nel sollevare le masse - divenne il suo peggior punto debole quando, una volta ottenuto il potere, ci si attendeva da lui un comportamento un po' più sereno. La calamita, che una volta attirava, si mise a respingere. (p. 332)
* {{NDR|Riguardo il rinnominamentorinominamento di Congo in Zaire:}} Lo schietto Congo aveva dovuto fare largo al sibilante Zaire. Mobutu lo trovava più autentico dell'indicazione coloniale "Congo". Il Padre della Rivoluzione si era basato su uno dei più antichi documenti scritti: una cartina portoghese del sedicesimo secolo. Lì l'ampio fiume che serpeggiava nella sua terra veniva indicato come "Zaire". Ma, poco dopo il cambiamento di nome, Mobutu scoprì che si era trattato di una stupidaggine: Zaire era lo spelling sbilenco della parola ''nzadi'', una comunissima parola che in lingua kongo significa "fiume". Quando, nei pressi della foce, i portoghesi chiesero agli indigeni come si chiamasse quella grande, vorticosa massa di acqua, quelli risposero semplicemente "fiume": ''nzadi'', ripetevano. ''Zaire'', capirono i portoghesi. Per trentadue anni la terra [...] dovette il suo nome alla fonetica approssimativa di un cartografo portoghese di quattro secoli prima. (pp. 357-358)
*Mobutu possedeva il linguaggio graffiante di Lumumba e lo integrava con un programma concreto. Trasmetteva fiducia e determinazione. Il Congo sarebbe diventato un paese moderno. (p. 360)
*Mobutu fece di tutto per combattere l'istinto tribale. Una nazione forte non poteva più tollerare la logica della tribù. Si doveva proporre alla generazione giovane un nuovo quadro di riferimento. Nella squadra di calcio nazionale dovevano esserci giocatori da tutto il paese. Alle elezioni di Miss Zaire partecipavano ragazze provenienti da ogni provincia. L'esercito doveva diventare inclusivo: persino i pigmei potevano farne parte. (p. 376)