Sessantotto: differenze tra le versioni

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*L'ideologia delle Brigate Rosse ha una sua storia. [...] Posso dire che questo tipo di cultura, che viene dalla resistenza, dalla lotta armata contro il fascismo ed il nazismo, per certi aspetti si pensava non dovesse terminare come in effetti è terminata. Probabilmente non si sarebbe trasformata in attività pratica se non ci fosse stata la rottura storica rappresentata dal sessantotto, sessantanove. Quegli anni erano anni che hanno rimesso in discussione qualunque cosa. ([[Alberto Franceschini]])
*La difficoltà del marxismo di fronte al '68 fu dovuta al fatto di trovarsi davanti masse che chiedevano la rivoluzione e, contemporaneamente, non erano ancora entrate nel sistema della produzione sociale, non erano dunque immediatamente e chiaramente inquadrabili in termini di classe… ([[Elvio Fachinelli]])
*La generazione che aveva venti anni nel '68 era più o meno tutta conquistata a quelle idee rivoluzionarie. Cionondimeno ne sono venuti fuori fior di professionisti, fior di intellettuali, di professori, la classe dirigente della cultura e del giornalismo italiano. ([[Ugo Intini]])
*Per me è stato fondamentale non solo per i grandi avvenimenti storici che si sono susseguiti in quegli anni (dalla Primavera di Praga alla guerra in Vietman) ma per la musica e per il costume. Non nego che come tutte le rivoluzioni ci siano stati degli strascichi "pesanti". Ma è stata una fase fondamentale per la crescita civile, come ad esempio i diritti delle donne. ([[Caparezza]])
*Per me gli anni 60 sono finiti quel giorno del Sessantotto... ([[I Simpson (tredicesima stagione)|''I Simpson'', tredicesima stagione]])