Vittoria Puccini: differenze tra le versioni

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'''Vittoria Puccini''' (1981 – vivente), attrice italiana.
 
{{Intestazione |Da un'intervista su ''Vanity Fair'', 5 gennaio 2010}}
*Un'[[attrice]] più matura è, più cose vive, più è brava. Non vedo l'ora che mi escano un po' di [[Ruga|rughe]], perché la faccia che hai a [[quarantenne|quarant'anni]], cinematograficamente, è infinitamente più forte.
*A una come me, una persona che non aveva mai vissuto con leggerezza, una persona molto concentrata su se stessa, molto pigra nei confronti del cambiamento – perché le mie idee sono queste e non le cambio, casomai si adatteranno gli altri – l'avere un figlio ha obbligato a mettermi in secondo piano. Una importantissima lezione d'amore e umiltà. Se poi quella lezione serve anche a chi ti sta accanto, è fatta.
*Se l'amore finisce è giusto che due persone si separino. Ma i rapporti di [[coppia]] – con o senza figli – non sono mai semplici. L'uomo, per sua natura, è portato a pensare solo a se stesso, a fare solo quello che ha voglia di fare. Però, se stai con una persona, devi venirti incontro e costruire con l'aiuto dell'amore: un figlio aiuta semplicemente a ricordartelo. Anche perché la famiglia è qualcosa che rimane, un punto di riferimento.
*La [[bellezza]] non mi ha mai dato sicurezza. Se sei una persona insicura, lo resti. Ma forse è anche la mia forza, nel senso che ho sempre utilizzato quest'ansia per mettermi in discussione. Ho rischiato per migliorarmi, nel privato e nel lavoro.
*Quando ci sono problemi, l'unica cosa importante è capire se ci si ama ancora. Se c'è l'amore, questo deve darti il coraggio e la forza di superare qualunque problema.
*Di fondo, secondo me, dietro un tradimento c'è il fatto che non hai ancora capito che cosa significa amare. La cosa più grave è la mancanza di [[rispetto]] nei confronti dell'altro: pensi a te e non pensi più all'altro, al fatto che lo potresti far soffrire. Il rispetto ci dovrebbe sempre essere in una coppia; se è mancato, poi la fiducia va riconquistata.
 
{{Intestazione|Da un'intervista su ''Io Donna'', 17 luglio 2010}}
*Faccio fatica a mettere solo un dito nelle cose che mi circondano e mi riguardano. Mi butto con tutta me stessa nella vita e nel lavoro. Poi magari mi esplode un mondo, ma non ho paura di soffrire: ogni [[esperienza]] è un passo verso la [[Conoscere se stessi|conoscenza di te stesso]], verso la [[crescita]].
*Se oggi sono qui dipende anche dalla serietà con cui lavoro, dalle scelte. E dipende, credo, dal mettere al primo posto l'[[onestà]], dallo sforzarmi nella [[comprensione]]: cerco di capire il perché, ammetto che le colpe stanno sempre da entrambe le parti. A volte c'è chi se ne approfitta, pazienza: peggio per lui, quello che dai ti ritorna.