Che Guevara: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Che Guevara==
*A El Paso ho avuto l'opportunità di passare attraverso i possedimenti della United Fruit, convincendomi ancora una volta di quanto siano terribili queste piovre capitaliste. Ho giurato davanti a un ritratto del vecchio e compianto compagno [[Stalin]] che non mi fermerò finché non vedrò annientate queste piovre capitaliste.<ref>Dalla lettera a sua zia da San José (Costa Rica) del 10 dicembre 1953.</ref>
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Addio figli miei, Aleida, Fidel fratello mio.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Quante storie'', Rizzoli, Milano, 1989, p. 196. ISBN 88-17-85322-4</ref>
:{{NDR|Secondo altre fonti, di fronte all'esitazione del suo assassino}} Stia tranquillo, lei sta per uccidere un uomo.<ref>Citato in Taibo II, p. 792.</ref>
*{{NDR|A [[Fidel Castro]]}} Altre terre del mondo reclamano il contributo dei miei modesti sforzi. Io posso fare ciò che a te è negato dalla tua responsabilità alla testa di Cuba, ed è giunta l'ora di separarci.<ref>Dalla lettera a Fidel, in ''Lettere scelte'', p. 38.</ref>
*Bisogna essere duri senza mai perdere la [[tenerezza]].<ref>Dal ''Testamento spirituale''.</ref>
*{{NDR|Su [[Laurent-Désiré Kabila]]}} Conosce gli uomini... Si dà molto da fare.<ref name="kabila1">Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/05/18/eterno-guerrigliero-sorridente-spietato.html?ref=search ''L'eterno guerrigliero sorridente spietato''], ''la Repubblica'', 18 maggio 1997.</ref>
*Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che lottano per liberarsi.<ref name=pt.2>Da ''Opere'', v. 3, pt. 2.</ref>
*Crescete come buoni [[Rivoluzione|rivoluzionari]]. Studiate molto per poter dominare la tecnica che permette di dominare la natura. Ricordatevi che l'importante è la rivoluzione e che ognuno di noi, solo, non vale nulla.<br />Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario.<ref>Dalla lettera ai figli, in ''Lettere scelte'', p. 34.</ref>
*Davanti a tutti i pericoli, davanti a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, davanti a tutti i seminatori di discordia, davanti a tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, ancora una volta, la capacità del popolo di costruire la sua storia.<ref name=pt.1>Da ''Opere'', v. 3, pt. 1.</ref>
*A El Paso ho avuto l'opportunità di passare attraverso i possedimenti della United Fruit, convincendomi ancora una volta di quanto siano terribili queste piovre capitaliste. Ho giurato davanti a un ritratto del vecchio e compianto compagno [[Stalin]] che non mi fermerò finché non vedrò annientate queste piovre capitaliste.<ref>Dalla lettera a sua zia da San José (Costa Rica) del 10 dicembre 1953.</ref>
*Dobbiamo ripetere qui una verità che abbiamo sempre detto davanti a tutto il mondo: fucilazioni; sì, abbiamo fucilato; fuciliamo e continueremo a fucilare finché sarà necessario.<ref>Dal secondo intervento alla nona sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, 11 dicembre 1964, in ''Opere'', v. 2.</ref>
*Fino alla vittoria sempre.<ref name=Scritti,discorsi>Da ''Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967''.</ref>
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*In qualunque luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta, purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo e purché un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi.<ref>Da ''America latina''.</ref>
*In una [[rivoluzione]], se è vera, si vince o si muore.<ref>Dalla lettera d'addio a [[Fidel Castro]], 1° aprile 1965, in ''Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967''.</ref>
*[[Laurent-Désiré Kabila|Kabila]] è inaffidabile e incapace.<ref name="kabila2">Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/08/06/nemici-di-kabila.html?ref=search ''I nemici di Kabila''], ''la Repubblica'', 6 agosto 1998.</ref>
*L'odio come fattore di lotta; l'odio intransigente contro il nemico, che permette all'uomo di superare le sue limitazioni naturali e lo converte in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così. Un popolo senza odio non può vincere un nemico brutale. Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta; nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento; renderla totale. Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità, un minuto di calma al di fuori e all'interno delle sue caserme: attaccarlo dovunque si trovi; farlo sentire una belva braccata in ogni luogo in cui transiti.<ref name=Scritti,discorsi />
*L'unico eroe di cui il mondo ha mai avuto bisogno si chiama [[Giuseppe Garibaldi]].<ref>Citato in ''Il libretto rosso di Garibaldi'', a cura di Massimiliano e Pier Paolo Di Mino, Castelvecchi Editore, 30 gennaio 2011, p. 7.</ref>
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*La strada per uscire da Tucumán è una delle cose più belle del nord (argentino): per circa venti chilometri è asfaltata, e sui due lati si vede una vegetazione lussureggiante, una specie di selva tropicale alla portata del turista, con una quantità di ruscelli e un'umidità che le conferisce l'aspetto di una foresta amazzonica simile a quelle che si vedono nei film. Entrando in questo parco naturale, camminando fra le liane, calpestando felci e pensando come tutto ciò si fa beffe della nostra scarsa cultura botanica, ci si aspetta a ogni istante di udire il ruggito di un leone, di assistere al silenzioso scivolare di un serpente, o al veloce passaggio di un cervo.<ref>Da ''Mio figlio il Che'', p. 289.</ref>
*La via pacifica è da scordare e la violenza è inevitabile. Per la realizzazione di regimi socialisti dovranno scorrere fiumi di sangue nel segno della liberazione, anche al costo di vittime atomiche.<ref>Citato in ''C'era una volta il Che''.</ref>
*Nei cosiddetti errori di [[Stalin]] sta la differenza tra un atteggiamento rivoluzionario e un atteggiamento revisionista. Si deve vedere Stalin nel contesto storico nel quale si è sviluppato, non si deve vedere come una specie di bruto, ma dovrebbe essere apprezzato in quel particolare contesto storico… Sono giunto al comunismo grazie a papà Stalin e nessuno può dirmi di non leggere le sue opere. Le ho lette anche quando era considerato disdicevole leggerlo, ma questo era un altro periodo. Siccome sono una persona non troppo brillante e per di più testarda continuerò a leggerlo.<ref>Koba M., ''No hay que olvidar que el Che era un auténtico comunista''. In Resumen, 1996.</ref>
*Lasciami dire, a rischio di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore.<ref name=Scritti,discorsi/>
*Le rivoluzioni non si esportano. Le rivoluzioni nascono in seno ai popoli.<ref>Dal discorso alla XIX assemblea generale delle Nazioni Unite, in ''Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967''.</ref>
*{{NDR|La notte prima della morte, nella scuola del villaggio boliviano di La Higuera}} Manca l'accento {{NDR|la frase, scritta alla lavagna, era "Yo se leer" ("Io so leggere"), corretto "Yo sé leer"}}.<ref>Citato in Ricardo Piglia, ''L'ultimo lettore'', Feltrinelli Editore, p. 123.</ref>
*Mi rendo conto di aver maturato in me qualche cosa che da tempo cresceva nel frastuono cittadino: l'odio per la civiltà, la rozza immagine di persone che si muovono come impazzite al ritmo di quel tremendo rumore.<ref>Dagli appunti di viaggio; citato in Taibo II, p. 50.</ref>
*Nei cosiddetti errori di [[Stalin]] sta la differenza tra un atteggiamento rivoluzionario e un atteggiamento revisionista. Si deve vedere Stalin nel contesto storico nel quale si è sviluppato, non si deve vedere come una specie di bruto, ma dovrebbe essere apprezzato in quel particolare contesto storico… Sono giunto al comunismo grazie a papà Stalin e nessuno può dirmi di non leggere le sue opere. Le ho lette anche quando era considerato disdicevole leggerlo, ma questo era un altro periodo. Siccome sono una persona non troppo brillante e per di più testarda continuerò a leggerlo.<ref>Koba M., ''No hay que olvidar que el Che era un auténtico comunista''. In Resumen, 1996.</ref>
*Non credo che siamo stretti parenti, ma se Lei è capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commetta un'ingiustizia nel mondo, siamo compagni, il che è più importante.<ref>Dalla lettera a Marìa Rosario Guevara, 20 febbraio 1964; da ''Ideario'', a cura di J. Soto, traduzione di E. Clementelli, Newton & Compton Editori.</ref>
*Non è questo il racconto di gesta impressionanti.<ref>Da ''Latinoamericana'', traduzione di [[Pino Cacucci]] e Gloria Corica, Feltrinelli, 1993.</ref>
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*Patria o Morte!<ref name=Scritti,discorsi/>
:''Patria o Muerte!''<ref name=hasta />
*[[Laurent-Désiré Kabila|Kabila]] è inaffidabile e incapace.<ref name="kabila2">Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/08/06/nemici-di-kabila.html?ref=search ''I nemici di Kabila''], ''la Repubblica'', 6 agosto 1998.</ref>
*{{NDR|Su [[Laurent-Désiré Kabila]]}} Conosce gli uomini... Si dà molto da fare.<ref name="kabila1">Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/05/18/eterno-guerrigliero-sorridente-spietato.html?ref=search ''L'eterno guerrigliero sorridente spietato''], ''la Repubblica'', 18 maggio 1997.</ref>
*{{NDR|Su [[Laurent-Désiré Kabila]]}} Perché ha portato tante bottiglie di whisky se era per restare soltanto cinque giorni?... Gli piacciono troppo le donne e l' alcol.<ref name="kabila1"/>