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(→Incipit di Memorie di Giorgio Pallavicino: nota dell'autore) |
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==[[Incipit]] di ''Memorie di Giorgio Pallavicino''==
Lettore mio, non aspettarti da me un libro; ché io non t'offro un libro; ma, vecchio qual sono – m'accosto alla settantina<ref>Questo io scriveva nel 1863. {{NDR|N.d.A.}}</ref> – ed anche un po' rimbambito – direbbero dottrinari e puritani – io intendo in quest'ultimo periodo della mia vita annoiare senza pietà il mio prossimo chiacchierando; consuetudine antica della vecchiaia. Il catechismo insegna essere atto meritorio il sopportare pazientemente le persone moleste. Oggi, per tua sventura, hai trovato in me una persona molesta. Vuoi tu andare in paradiso?... Andarci dormendo? Eccoti la strada: leggi le mie Memorie. <!--(Volume primo, cap. 1)-->
==Note==
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