Raniero Cantalamessa: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Raniero Cantalamessa==
*Dall'inchiesta su GesúGesù si ha l'impressione che si passi a volte al pettegolezzo su GesúGesù. Il fenomeno ha però una spiegazione. È sempre esistita la tendenza a rivestire Cristo dei panni della propria epoca o della propria ideologia. In passato, per quanto discutibili, erano cause serie e di grande respiro: il Cristo idealista, socialista, rivoluzionario… La nostra epoca, ossessionata dal sesso, non riesce a pensarlo che alle prese con problemi sentimentali. Io credo che il fatto di aver messo insieme una visione di taglio giornalistico dichiaratamente alternativa con una visione storica anch'essa radicale e minimalista ha portato a un risultato d'insieme inaccettabile, non solo per l'uomo di fede, ma anche per lo storico. A lettura ultimata uno si pone la domanda: come ha fatto GesúGesù, che non ha portato assolutamente nulla di nuovo rispetto all'ebraismo, che non ha voluto fondare nessuna religione, che non ha fatto nessun miracolo e non è risorto se non nella mente alterata dei suoi seguaci, come ha fatto, ripeto, a diventare "l'uomo che ha cambiato il mondo"? (da<ref>Da ''Avvenire'' del 18 novembre 2006).</ref>
*Dio non strappa mai alle creature dei consensi, nascondendo loro le conseguenze, ciò cui andranno incontro. <ref name=sito_maria>Citato in ''Maria, madre e modello del sacerdote'', in ''[http://www.cantalamessa.org/it/index.php Sito ufficiale di Raniero Cantalamessa]''</ref>
*Il problema delle persone, soprattutto nell'[[amore]], è che si vuole possedere l'altro. E quando, anziché il dono, c'è il desiderio di [[possesso]], si inquina tutto. Molti matrimoni falliscono per questo. Perché, quando tu vuoi possedere, riduci automaticamente l'altro a un oggetto. Non è più una persona, un interlocutore, ma diventa un possesso. È il contrario dell'amore. L'amore è spento, a quel punto. (dall<ref>Dall'[http://www.youtube.com/watch?v=owb2AirlcNk&feature=related intervista a ''Novecento controluce''], 25 dicembre 2009).</ref>
*La [[fede]] è contagiosa. Come non si contrae contagio, sentendo solo parlare di un virus o studiandolo, ma venendone a contatto, così è con la fede. <ref name=sito_maria/>
*La [[misericordia]] è per ogni tipo di comunità quello che è l'olio per il motore. Se uno si mette in viaggio su un'auto che non ha neppure una goccia d'olio nel motore, dopo pochi minuti vedrà andare tutto in fiamme. (da <ref>Dall'''Osservatore Romano'' del 30 marzo 2008).</ref>
*Maria è l'unica ad aver creduto "in situazione di contemporaneità", cioè mentre la cosa accadeva, prima di ogni conferma e di ogni convalida da parte degli eventi e della storia. <ref name=sito_maria/>
*Noi uomini possiamo dividere la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] nel suo elemento umano e visibile, ma non la sua unità profonda che si identifica con lo Spirito Santo. (dall<ref>Dall'[http://www.vatican.va/liturgical_year/holy-week/2008/documents/holy-week_homily-fr-cantalamessa_20080321_it.html omelia] del venerdì santo, 21 marzo 2008).</ref>
*Se il proposito non è messo in atto, Gesù è concepito, ma non è partorito. <ref name=sito_maria/>
 
{{intestazione|''Credere in Dio "Padre" dopo Freud'', ''L'Osservatore Romano'', 28 marzo 1999}}
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*Il [[regno di Dio]] è anche il regno dell'uomo, perché è la condizione che permette all'uomo di realizzare i suoi desideri più profondi, di amore, di felicità, di eternità, di libertà. Soprattutto di [[amore]], perché [[Dio]] è amore e il regno di Dio è il regno dell'amore.
 
{{intestazione|Dal programma televisivo '''Le ragioni della speranza'', Rai Uno, 21 novembre 2010 (ultima puntata)}}
*A proposito di [[Gesù]], c'è un salto da fare che non riguarda solo i non-credenti, ma anche i credenti. Per i non-credenti il salto è passare da «Gesù solo uomo» a «Gesù anche Dio». Per i credenti il salto è passare da «Gesù personaggio» a «Gesù persona». Per «Gesù personaggio» io intendo un Gesù che rimane sostanzialmente nel passato, del quale si può parlare a piacimento ma al quale, o con il quale, nessuno si sogna di parlare. Se uno parla a Giulio Cesare o a Napoleone lo mandano naturalmente in manicomio, invece Gesù persona è un Gesù vivo, è Gesù che ha detto «io sono con voi tutti i giorni», è Gesù risorto, con il quale si può parlare e al quale si può parlare. La maggioranza dei [[cristiani]], ahimè, non è mai passata dal Gesù personaggio — cioè un insieme di dottrine, di dogmi — a Gesù persona viva; non è passata mai da «Gesù Egli» a «Gesù Tu». Per questo la [[fede]] di molti cristiani è come il sole invernale, che illumina ma non riscalda. Permettetemi, carissimi amici, in quest'ultimo incontro (o almeno, l'ultimo della serie), di confidarvi quello che ha riempito e riempie la mia vita di serenità, di pace e di gioia. Ed è precisamente un rapporto personale, da amico, continuo, così semplice e familiare con Gesù.
*Voi, carissimi amici non-credenti, avete ragione su tanti punti, molti di più di quelli che noi uomini di Chiesa forse di solito ammettiamo. Però avete torto sulla cosa fondamentale, perché Dio esiste e Gesù è veramente quello che ha detto di essere, cioè «la via, la verità e la vita».