Carlo Collodi: differenze tra le versioni

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===Citazioni su ''Le avventure di Pinocchio''===
*Collodi racconta una specie di epica della povertà e della fame assoluta. [...] Tutti questi personaggi, secondo me, sono una emanazione di un sogno, sono un incubo. Sono l'incubo di Geppetto. ([[Antonello Fassari]])
*Confesso che provai uno schietto godimento quando, già in grige chiome, mi accorsi – come per illuminazione improvvisa – che un passo di ''Pinocchio'' che mi aveva irrelatamente deliziato da piccolo era la trasposizione di uno dei ''[[Alessandro Manzoni#I promessi sposi|Promessi sposi]]''. Siamo nel capitolo primo, al punto in cui maestro Ciliegia, dato il primo colpo d'ascia al famoso pezzo di legno da catasta, sente la misteriosa vocina [...]. Una ricerca dello stesso tipo, a ''gradatio'' eliminatoria, aveva fatto don Abbondio vedendo i bravi che gli si avviavano incontro. ([[Giovanni Nencioni]])
*Il libro di Carlo Collodi, si può leggere in tanti modi. Intanto, è un libro pedagogico che segue la moda dei tempi, che voleva per i bambini «favole morali»; però vi spira un'aria strana un po' anarchica, un po' arrabbiata, che non consente anche il ribaltamento. Secondo me è un capolavoro. ([[Luigi Comencini]])
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*''Pinocchio'' piace moltissimo anche a me. Ritengo anche io che sia uno dei più grandi libri dell'Ottocento italiano. Ma non fa testo. È al di fuori della letteratura. Collodi non aveva la coscienza, la lucidità del letterato. Era in sostanza un narratore orale; non sapeva quello che poteva dare come non lo sa ogni narratore orale. ([[Edoardo Sanguineti]])
*Rileggo ogni anno [[Edmondo De Amicis#Cuore|Cuore]] e Pinocchio; e più invecchio, più ho qualche cosa da imparare da questi due libri. ([[Libero Bovio]])
*Se c'è una cosa poco comica è Pinocchio: una lettura piuttosto angosciosa, soprattutto se la fai da bambino. ([[Antonello Fassari]])
 
==[[Incipit]] di alcune opere==