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Nelle pagine che seguono troverete la storia del terrorismo italiano dalla sua nascita alla sua sconfitta: la prova più lunga, difficile e cruenta che la società civile e le istituzioni abbiano affrontato in epoca repubblicana. Il racconto abbraccia i venti anni, tra il '69 e l'89, nei quali si decise la sorte stessa dei giorni che stiamo vivendo. La nostra democrazia – investita da un'indata di violenza del tutto nuova, per intensità e durata, nel mondo occidentale – ha rischiato non di perire, ma di pagare la sua sopravvivenza con la riduzione della libertà, a scapito dei principi su cui si fonda.
===Citazioni===
*Ore 18 del 1º settembre 1960. Dall'Olimpico giungono, in diretta, le parole del telecronista Paolo Rosi:<br /><small>Partenza valida! Berruti è scattato... è già in vantaggio... sta per completare i primi cento metri... è nettamente in testa... stupenda l'azione di Berruti che ora viene incalzato da Carney... Berruti riesce a conservare il vantaggio... è medaglia d'oro...</small><br />Il 25 agosto [[Giulio Andreotti]] aveva inaugurato, a Roma, i giochi della 17ª Olimpiade. Con una spettacolare manifestazione, anche di efficienza, Roma si offriva al giudizio del mondo. Il successo, grazie alla televisione, avrà una risonanza internazionale. (p. 15)
*Il 12 dicembre del 1969 cade di venerdì. A Milano, per tutta la notte è piovuto. Il tempo si manterrà incerto fino a sera. È giorno di mercato. La sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in [[Strage di piazza Fontana|piazza Fontana]], è colma di clienti venuti soprattutto dalla provincia. Gli altri istituti di credito hanno chiuso alle 16,30; qui gli sportelli restano aperti più a lungo. Sono le 16,37 quando nel grande salone dal tetto a cupola scoppia un ordigno contenente 7 chili di tritolo. Nella grande sala, orrendamente mutilati, i 16 corpi delle vittime. Per un'ora e mezzo le ambulanze fanno la spola con gli ospedali più vicini, dove vengono ricoverati i feriti: 87. (p. 47)
*Il 1977, con le sue incandescenze, ma soprattutto con la sequela di omicidi delle [[Brigate Rosse|Br]], è un anno che lascia aperti numerosi interrogativi. Due anni dopo, talune vicende saranno oggetto di un'[[Processo 7 aprile|inchiesta giudiziaria]] promossa dalla procura della Repubblica di Padova a carico dell'Autonomia organizzata e condotta dal giudice [[Pietro Calogero]]. L'accusa parte da un presupposto inquietante: che Autonomia sia solamente il volto esteriore e legale di una più complessa organizzazione occulta, responsabile di atti di guerriglia urbana e collegata addirittura alle Br. (p. 246)
*Il processo, detto del 7 aprile, divide non solo Padova, ma l'opinione pubblica italiana. A favore di Calogero si schiera il Pci padovano; contro, una gran parte dei socialisti e la nuova sinistra, che chiamano «teorema» il complesso delle accuse; una ricostruzione astratta, sostengono, per criminalizzare il movimento. L'opinione di Calogero non è condivisa dal giudice istruttore Giovanni Palombarini, il quale ridimensiona le accuse ponendo in risalto le differenze tra Autonomia e brigatisti. Il processo, che si conclude in Cassazione a circa dieci anni dai primi arresti, convalida solo in parte le tesi originarie. Viene in sostanza riconosciuta fondata quella secondo cui [[Toni Negri|Negri]] e altri capi dell'Autonomia sarebbero stati i promotori di una trama eversiva, per l'appunto autonoma, prolungatasi senza interruzione dal '71 al '79. (p. 246)
*Sul piano politico si vivono i mesi dell'emergenza. Il governo di solidarietà nazionale va incontro a una vita problematica. Le tensioni di quei giorni non risparmiano nemmeno il Quirinale. Il presidente [[Giovanni Leone|Leone]], investito da un tiro incrociato di critiche e attacchi, sceglie di dimettersi. È la prima volta che ciò accade nella storia della Repubblica. Con voto plebiscitario il Parlamento elegge [[Sandro Pertini]] alla più alta carica dello Stato. In sessanta giorni muoiono due papi, [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] e [[Papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]], cioè Albino Luciani. Sul soglio di Pietro sale un cardinale polacco, Karol Wojtyla; si chiamerà [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]. Di qui a poco il mondo politico perde un altro leader, [[Ugo La Malfa]]. Quanto al quadro politico, l'ipotesi di un ingresso effettivo dei comunisti nell'esecutivo si conferma impraticabile. (p. 346)
*Un ragazzo che oggi è in terza media, quando le Br rapirono [[Aldo Moro|Moro]] e ne uccisero la scorta aveva zero anni. Ai tempi di piazza Fontana i suoi futuri genitori forse non si conoscevano. Questa nostra inchiesta è in un certo senso dedicata a lui, nato nell'ora più atroce del terrorismo e cresciuto senza poterne capire gli sviluppi e la progressiva decadenza. Oggi, quel ragazzo ha davanti una vita in qualche modo tracciata anche da come il Paese, senza di lui, ma anche per lui, è uscito da quel tunnel.<ref>Nella versione televisiva, trasmessa il 4 aprile 1990, la frase era: «Un ragazzo che oggi è in seconda media, quando le [[Brigate Rosse|Br]] rapirono [[Aldo Moro|Moro]] e ne uccisero la scorta aveva zero anni. Ai tempi di piazza Fontana i suoi futuri genitori forse non si conoscevano. Avevamo dedicato la nostra inchiesta, qualcuno lo ricorderà, proprio a lui, a questo giovane cittadino nato nel periodo più atroce del terrorismo e cresciuto senza poterne capire gli sviluppi e la progressiva decadenza. Oggi, quel ragazzo ha davanti una vita in qualche modo tracciata anche da come il Paese, senza di lui, ma anche per lui, è uscito da quel tunnel».</ref> (p. 463)
 
==Bibliografia==