Teatro: differenze tra le versioni

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*Già da un pezzo mi sembra che il Teatro, come l'Arte in generale, sia una «Bibbia Pauperum», una Bibbia con figure per chi non sa leggere né la scrittura né la stampa; quindi, credo che il drammaturgo sia un predicatore laico che divulga in termini popolari le idee contemporanee, in termini così popolari che il ceto medio, quello cioè che riempie i teatri, può comprendere senza sforzarsi troppo di che si tratta. Il teatro allora è sempre stato una scuola popolare per i giovani, per le persone di media cultura per le donne, per coloro in pratica che dispongono della peculiarità inferiore di ingannare se stessi e di farsi ingannare, ossia recepire l'illusione e la suggestione dell'autore. Oggi, tuttavia, quel pensiero volgare ed incompiuto che si rivelava attraverso la fantasia sembra evolversi in riflessione, ricerca, sperimentazione, ed il teatro, proprio come la religione, mi è parso, sta per decadere, agonizzante forma estetica, per l'apprezzamento della quale non abbiamo più le condizioni indispensabili. Ed ecco che in tutta Europa, a conferma della tesi, c'è una crisi del teatro, tanto più che nelle culture in cui si sono manifestati i pensatori migliori del nostro tempo, in Inghilterra e in Germania, la drammaturgia è morta, come la generalità delle belle arti. ([[August Strindberg]])
*Ho sempre saputo di appartenere più al teatro che al cinema. È come se il teatro fosse la sola donna con cui voglio andare a letto, e mi ha sempre respinto. [...] I film che non ho diretto non mi mancano come le commedie e i [[libri]] che non ho scritto. ([[Joseph L. Mankiewicz]])
*Ho spesso pensato che il teatro, diversamente dal cinema, si nutre di una forza interiore, primitiva. Elementare. Di una chiarezza esistenziale che il cinema non ha. ([[Ilaria Occhini]])
*Il campo magnetico prodotto dall'incontro tra il corpo dell'attore e quello degli spettatori può determinare – a patto che in scena accada veramente qualcosa – un cortocircuito che non ha uguali dal punto di vista delle emozioni e della conoscenza. Da uno spettacolo teatrale dovremmo pretendere, sempre, che determini un cambiamento anche piccolo ma significativo nello svolgimento ordinario delle nostre vite. ([[Fabrizio Gifuni]])
*Il cinema lo possono fare in tanti, il teatro in pochi. Ci vuole il fisico, la lucidità, le cose che hai vissuto, l'incredibile che diventa credibile appunto perché l'hai vissuto. ([[Maurizio Battista]])
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*Il teatro è un po' come l'atletica: bisogna essere allenati. ([[Giulietta Masina]])
*Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola. ([[Marcello Mastroianni]])
*Il teatro è un viaggio sentimentale. Pieno di insidie e tormenti. Ronconi lo vedeva come una discesa nelle parti meno note dell'anima. Visconti come una specie di risalita. Il gioco è tutto qui: perdersi e ritrovarsi; oppure trovarsi e poi perdersi. ([[Ilaria Occhini]])
*Il teatro mi fa orrore, è morto: e con lui, sono morti gli attori. ([[Giorgio Albertazzi]])
*In teatro non c'è il primo piano, questo silenzioso colloquio con cui un attore può esprimere tutto senza le parole che disturbano. ([[Giulietta Masina]])