Taxi: differenze tra le versioni

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*– Lei non ha mai guidato un taxi. Se avesse idea di quanto è noioso...<br>– E cosa c'è di noioso? Vede gente.<br>– Certo, ne vedo molta.<br>– È ha il tempo di sentirsi solo?<br>– È così. Non faccio che portare gente che non si cura di me. Io la vedo entrare nei locali, aspetto, e poi prendo altra gente che esce e parla per tutto il tragitto di quanto si è divertita. E io devo stare qui seduto sempre solo ad annoiarmi.<br>[...]<br>– Si diventa tristi a guidare un taxi.<br>– È vero, fratello. Tristi e furbi.<br>– Furbi in che modo?<br>– Osservatori. Si impara a leggere sui visi.<br>– Come sarebbe?<br>– Pare strano, ma dai visi capisco cosa pensa la gente, cosa fa e a volte persino chi è. (''[[La fuga (film 1947)|La fuga]]'')
*Mi sento come il tappetino di un taxi. (''[[Ghostbusters - Acchiappafantasmi]]'')
*Non vi scaccolate in taxi, l'autista ha il retrovisore. ([[Marcello Marchesi]])
*Regola numero quattro: il taxi non si abbandona mai, cascasse il mondo, piuttosto mi faccio ammazzare a testate! (''[[Tu la conosci Claudia?]]'')
*– Tu, sagoma, chiamami un tassì.<br>– Bene, Untassì. E tu chiamami pure Groucho. (''[[Dylan Dog]]'')