Arthur Herman: differenze tra le versioni

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ortografia
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==''Metternich''==
===[[Incipit]]===
Nell'anno 1773 esisteva una casa antica e maestosa nella città di [[Coblenza]], l'avita dimora d'una aristocratica famiglia tedesca, che, da secoli, aveva dato uomini eminenti nella diplomazia, nell'arte di governo e nella carriera ecclesiastica. Non lontano passava il [[Reno]], svolgendo il suo corso radioso attraverso splendide città; [[Colonia]], [[Bonn]], [[Bingen]], e [[Magonza]]; fra le colline incantevoli e storiche montagne, rovine di castelli incantati, vigne fiorenti e ridenti; fra una popolazione che vibrava d'allegrezza, che suonava e danzava, nella schietta gioia della propria vitalità. Questa popolazione non prendeva le cose troppo sul serio; faceva all'amore con gioia, coltivava le belle arti per il bisogno di espandere il proprio animo e, nonostante le tradizioni tedesche profondamente radicate, era parzialmente francese, nello spirito e nei luminosi asettiaspetti della cultura.
===Citazioni===
*[[Klemens von Metternich|Clemente]] era, in tutte le questioni, fautore di suo padre; aveva fiducia in lui e difendeva con fervore la sua attività. Non possedeva ancora quel perfetto dominio delle emozioni che gli permettesse di scrutare tutto con razionale indifferenza, come se fosse soltanto interesse non personale. Approvava il piano di suo padre: d'armare, cioè, tutti i contadini nelle Fiandre, in difesa delle continue invasioni dei Francesi. (p. 20)