Irshad Manji: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m minuzie
Riga 31:
*In [[Pakistan]] una media di due donne al giorno muore per «omicidi d'onore» in cui, spesso, l'assassino uccide invocando il nome di Allah. In [[Malaysia]] una donna musulmana non è libera di spostarsi e viaggiare senza il consenso di un uomo. In [[Mauritania]] e nel [[Mali]] un gran numero di bambini viene adescato e ridotto in stato di totale asservimento da impostori musulmani. Nel [[Sudan]] la schiavitù è praticata dalle stesse milizie islamiche. In [[Giordania]] e nello [[Yemen]] volontari di organizzazioni umanitarie cristiane sono stati assassinati senza alcun motivo. Nel [[Bangladesh]] artisti che invocavano i diritti delle minoranze religiose sono stati imprigionati o espulsi seduta stante dal paese. Tutti fatti documentati. (p. 35)
*I leader cristiani sono consapevoli della varietà intellettuale dei loro fedeli, e se ciascuno è libero di negare la validità delle altrui interpretazioni – così come molti fanno –, nessuno può negare che una molteplicità di interpretazioni però esista. Per quanto riguarda poi gli ebrei, in questo senso sono di gran lunga i più progrediti: circondando le loro scritture di commenti e incorporando una quantità di dibattiti nel Talmud stesso, di fatto promuovono la diversità d'opinione. Per contrasto, la maggioranza dei musulmani considera il Corano un documento da prendere alla lettera, anziché da interpretare, soffocando così ogni forma di autonomia intellettuale.<br>Persino in Occidente è normale insegnare ai musulmani che il Corano è il manifesto ultimo e definitivo, il Corano è la scrittura «perfetta» che non può essere né analizzata, né messa in discussione, né interpretata, ma solo creduta. La prima parola in assoluto che il profeta Maometto udì dall'arcangelo Gabriele, messaggero di Dio, fu proprio «Recita!», che in talune versioni diventa «Leggi!» Comunque sia, pronunciare i sacri testi a pappagallo è spesso il massimo a cui si spinge la maggioranza di noi. Andare oltre, infatti, rischierebbe di essere... un'interpretazione. (p. 38)
*Quando sotto l'egida dell'Islam vengono perpetrate violenze e abusi, la maggior parte dei musulmani non sa né come reagire, né come adattarsi, né come cambiare. Ma non importa, ci dicono, perché continuando ad aderire al testo perfetto nessuna violenza e nessun abuso possono realmente verificarsi. Questa è una logica delirante! Un condizionamento mentale così circolare è abbastanza per trasformare anche i fari intellettuali più brillanti in pallidi, e per giunta pericolosi, lumicini. (p. 39)
*Chi fu creato per primo: Adamo o Eva? Su questo punto il Corano tace completamente. Dio soffiò la vita in «una persona», dopodiché le diede compagnia. Chi dei due fosse l'uomo e chi la donna sembra essere un particolare irrilevante.<br>Nulla viene detto della costola di Adamo da cui, stando alla Bibbia, ebbe origine Eva. Né peraltro il Corano suggerisce che Eva lo abbia tentato con il frutto proibito. In buona sostanza: non sussiste alcun riscontro alla teorica superiorità maschile. Tutt'altro. Il Corano ammonisce semmai i musulmani e li invita a ricordare che essi non sono Dio, e che uomini e donne devono equanimemente riconoscere che gli uni i diritti degli altri. (pp. 41-42)
*D'accordo, d'accordo, la guerra civile nigeriana ha più a che fare con la politica che con la religione. Sta di fatto, però, che politiche così rozze e primitive non avrebbero riscosso tanto successo senza un po' di sostegno da parte del Corano. (p. 46)
 
==Note==