Anwar al-Sadat: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Anwar al-Sadat==
*Non avevo avuto nessuna simpatia per Sadat, che si era rivoltato contro il suo mentore e ne aveva rovesciato la politica quando aveva assunto la presidenza dell'Egitto nel 1970. Ma quando lessi la notizia della sua morte, mi sentii inaspettatamente commossa. Anche se [[Zulfiqar Ali Bhutto|mio padre]] aveva criticato duramente la pace separata conclusa da Sadat con Israele, il presidente egiziano aveva chiesto clemenza per lui. Inoltre aveva dato rifugio allo [[Mohammad Reza Pahlavi|scià di Persia]] e alla sua famiglia, sfidando una crescente impopolarità. E quando lo scià era morto di cancro, Sadat aveva disposto per lui un solenne funerale, dimostrando una generosità di spirito molto rara nel mondo della ''realpolitik''. Non aveva mai permesso che le divergenze politiche e le controversie gli impedissero di fare ciò che riteneva giusto. ([[Benazir Bhutto]])
*Non dobbiamo dimenticare neppure Anuar El-Sadat che succeduto a Nasser, si trovò a capo di un Paese non soltanto schiacciato, ma anche umiliato, e dove nonostante tutto parte dell'opinione pubblica continuava a essere fuorviata e distratta da slogan menzogneri. Egli riprese la lotta e, grazie alle armi sovietiche, certo, strappò una prima vittoria. Ma il prezzo di questa vittoria gli parve troppo alto e fu davvero per salvare la pace che ringraziò i consiglieri sovietici e instaurò una politica d'indipendenza, a solo beneficio del popolo egiziano.</br>Per compiere un simile sconvolgimento, bisognava essere dotati di grande senso politico e di coraggio non meno grande. Così Sadat è già entrato nella Storia come uno dei più autentici geni politici che l'Egitto abbia mai conosciuto. ([[Mohammad Reza Pahlavi]])
*Sadat non vuole negoziare con noi. Io sono più che pronta a negoziare con lui. Lo dico da anni: «Sediamoci a un tavolo e vediamo di arrangiare le cose, Sadat». E lui, picche. Lui non è affatto pronto a sedersi a un tavolo con me. Continua a parlare della differenza che esiste tra un accordo e un trattato. Dice che è disposto a un accordo, ma non a un trattato di pace. Perché un trattato di pace significherebbe il riconoscimento di Israele, relazioni diplomatiche con Israele. Mi spiego? Ciò cui allude Sadat non è un discorso definitivo che stabilisca la fine della guerra: è una specie di cessate-il-fuoco. E poi egli rifiuta di negoziare direttamente con noi. Vuoi negoziare attraverso intermediari. Non possiamo parlarci attraverso intermediari! privo di senso, è inutile! ([[Golda Meir]])