Nicolás Gómez Dávila: differenze tra le versioni

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==''Pensieri antimoderni''==
*La frase deve avere la durezza della pietra e la trepidazione del ramo. (p. 10)
*La [[filosofia]] è l'arte di stabilire un equilibrio tra impulsi divergenti. Il filosofo è chi non teme di nutrirsi di evidenze contrarie. La filosofia è la polifonia di una sola voce (p. 11)
*Il mondo è un'intenzione infranta che l'animo nobile tenta di restaurare. (p. 12)
*Volgarità è, essenzialmente, dare del tu a [[Platone]] o a [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]. (p. 17)
*L'[[estetica]] non può dare ricette: non ci sono metodi per fare miracoli. (p. 19)
*Le idee si concedono solo a chi le tocchi come corpi nudi. (p. 20)
*Il lessico filosofico si divide in parole per pensare e parole per credere di pensare. (p. 24)
*Il pregio dell'[[aforisma]], rispetto al sistema, è la facilità con cui se ne dimostra l'insufficienza.<br />Tra poche parole è difficile nascondersi: come tra pochi alberi. (p. 22)
*Il [[Partenone]] sopra una rocca è una necessità eretta da un atto libero su un fatto bruto. (p. 23)
*Scala spirituale ascendente:<br />Avere idee senza essere intelligente.<br />Non avere idee né essere intelligente.<br />Non avere idee ma essere intelligente.<br />Avere idee ed essere intelligente. (p. 24)
*Il corpo è favola dell'anima. (p. 29)
*Chiunque ha il diritto di essere stupido, ma non di esigere che veneriamo la sua stupidità. (p. 32)
*Chiamiamo storia della letteratura il computo delle opere che sono evase dalla storia. (p. 33)
*Basta guardare chi ci insulta per saperci [[vendetta|vendicati]]. (p. 36)
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*Dove, come nelle democrazie, l'egualitarismo impedisce che l'ammirazione guarisca la ferita che l'altrui superiorità incide nelle nostre anime, l'[[invidia]] prolifera.<br />L'invidia è l'ignobile sostituto democratico dell'omaggio. (p. 38)
*Ogni essere è una statua tronca, cui solo l'[[amore]] rende le curve mutilate. (p. 38)
*L'umanità attuale ha sostituito al mito di un'arcaica età dell'oro quello di una futura età della plastica. (p. 41)
*Un gesto, un gesto solo, a volte basta a giustificare l'esistenza del mondo. (p. 41)
*Ciò che nessun adulatore oserebbe dire a un despota, il democratico lo dice al popolo. (p. 44)
*[[Dio]] non sta nel mondo come una roccia in un paesaggio tangibile, ma come la nostalgia in un paesaggio dipinto. (p. 48)
*Vivere è [[scelta|scegliere]].<br />Scegliere è essere ingiusti.<br />Allora vediamo di scegliere l'ingiustizia meno priva di intelligenza. (p. 49)
*Una frase perfetta può cadere nell'oblio, ma è scampata alla morte. (p. 49)
*La notte trasforma in canti le grida aspre del giorno. (p. 50)
*O impariamo dalla tragedia greca a leggere la storia dell'uomo, o non impareremo mai a leggerla. (p. 52)
*I ricchi sono inoffensivi solo dove un'aristocrazia li disprezzi. (p. 56)
*Quanto più vivida e intensa si fa la nostra percezione del visibile, tanto più acuta sentiamo la realtà dell'invisibile. (p. 58)
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*Certi animi straordinari convertono pure l'errore in una melodia nobile. (p. 65)
*Le due ali dell'[[intelligenza]] sono l'erudizione e l'amore. (p. 66)
*La vera arte di questo secolo è una indagine del vuoto, un inventario dell'assenza. (p. 67)
*Ciò che sia forma deve essere maneggiato con impersonalità liturgica.<br />Nulla è più grottesco di un formalismo caloroso e cordiale. (p. 68)
*Ad attrarre di più, anche sessualmente, non è tanto un corpo nudo, quanto un'anima che si esprime nella carne. (p. 72)
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*Le celebrità del nostro tempo sono impregnate dell'odore dei laboratori pubblicitari che le fabbricano. (p. 96)
*Oggi l'uomo è libero come il viandante sperduto nel deserto. (p. 97)
*Arte classica è quella in cui il sostantivo si leva con l'autorità di una statua. (p. 97)
*L'[[Immaginazione|immaginazione]], se fosse creatrice, sarebbe pura fantasia.<br/>Immaginare è percepire ciò che sfugge alla percezione ordinaria. (p. 57)
*Certe prose non paiono tappe nella storia di una lingua, ma forme cristallizzate di un idioma fuori dal tempo. (p. 105)