Julien Green: differenze tra le versioni

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*La facoltà di [[meraviglia|stupirsi]] costituisce il genio dell'infanzia così rapidamente smussato dall'abitudine e dall'educazione, e nessuno potrà mai riunire un certo numero di parole in un ordine accettabile se non sa vedere un poco la creazione con gli occhi di Adamo. In arte la verità sta nella sorpresa. (dalla nota di diario del 26 gennaio 1940, p. 52)
*Quando si guarda una [[pietra]] come una montagna in piccolo, si comincia a vederla qual essa è. (dalla nota di diario del 26 gennaio 1941, p. 52)
*Noi entriamo tutti nella notte oscura ove non ci sarà nemmeno possibile vegliare su quest'anima nei monasteri, ma andremo a Dio come vengono inghiottite le acque dal gorgo vorticoso del [[Maelstrom|Maelström]]. Tutto è perduto, ma tutto è guadagnato. All'estremo punto della disperazione ricomincia la speranza che conduce sino alle stelle. (dalla nota di diario del 31 gennaio 1941, p. 53)
*Amare la [[Francia]], oggi, significa portare in sé una ferita che non si rimargina. Quello che le nazioni non sanno ancora, quello che esse sapranno, io spero, un giorno, è che nel nostro mondo la Francia è indispensabile. Non possiamo fare a meno di lei. Potremo, con l'aiuto del Cielo, fare a meno d'una certa Germania, ma i tesori spirituali della nostra civiltà sono conservati dalla Francia. (dalla nota di diario di giovedì 27 febbraio 1941, p. 60)
*I [[libro|libri]], estrema risorsa dell'esilio. Un libro è una finestra dalla quale si evade. (dalla nota di diario del 23 maggio 1941, p. 80)