Gesualdo Bufalino: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gesualdo Bufalino==
*Conviene, a chi [[Nascita|nasce]], molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.<ref>Da ''Pensieri a perdere''.</ref>
*Del resto, [[previdenza]] e follia in me han fatto sempre tutt'uno, né ho mai rinunziato all'impossibile con la debole scusa che era, appunto, impossibile.<ref>Da ''Le menzogne della notte'', Bompiani.</ref>
*{{NDR|Su [[Leonardo Sciascia]]}} È come se avessi subito un'amputazione e mi svegliassi senza una gamba, senza un braccio, oggi perdo non solo un amico, ma anche un padre, un fratello, un figlio. In tanti anni di amicizia questa è la prima scortesia che mi fa, morire.<ref>Citato in Attilio Bolzoni, ''L'addio a Sciascia'', ''la Repubblica'', 23 novembre 1989.</ref>
*La [[mafia]] sarà vinta da un esercito di maestre elementari.<ref>Citato in ''[http://affaritaliani.libero.it/cronache/strage_di_capaci_napolitano_ricorda_falcone_borsellino230509.html Strage di Capaci, Napolitano ricorda Falcone e Borsellino]'', ''Affaritaliani.it'', 23 maggio 2009.</ref>
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*Fino a quella variante perversa della liturgia scenica che è la mafia, la quale fra le sue mille maschere, possiede anche questa: di alleanza simbolica e fraternità rituale, nutrita di tenebra e nello stesso tempo inetta a sopravvivere senza le luci del palcoscenico. [...] Non è tutto, vi sono altre Sicilie, non finirò di contarle. (''L'isola plurale'', pp. 19-20)
*Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in [[Sicilia]] è un esame senza confronto, è l'Esame. (p. 56)
 
==''Le menzogne della notte''==
*Se è vero quel che un filosofo dice, che viaggiare significa aggiungere vita alla vita, mia madre e i miei zii di vita se ne crebbero tanta. (p. 632)
*Non esitai a ubbidire, peraltro. Come tuttora non esito, persuaso che qualunque insuccesso è utile ad innaffiare il successo; e che nutre la nostra Causa forse più il morire che il vivere. Del resto, [[previdenza]] e follia in me han fatto sempre tutt'uno, né ho mai rinunziato all'impossibile con la debole scusa che era, appunto, impossibile. (p. 662)
*Poiché in due modi opposti vi ho usato: ora dirigendo vigile i vostri fili, ora sedendomi quietamente a godermi le vostre sceniche esibizioni; ora avversario, ora connivente; senza mai mostrare quello che ero veramente: il puparo di tutti voi [...]. Ma sempre furioso nell'intimo,di udirvi mescere, sul davanzale del buio, le domande grandi: Dio, il male, la morte, con le piccine, di spicciola umanità; il re, la Costituzione, la felicità, la salvezza, il decoro. (p. 674)
 
==[[Incipit]] di ''La panchina''==
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*Gesualdo Bufalino, ''Il malpensante. Lunario dell'anno che fu'', Bompiani, Milano, 1987. ISBN 884520118X
*Gesualdo Bufalino, ''La luce e il lutto'', Sellerio, Palermo, 1988.
*Gesualdo Bufalino, ''Le menzogne della notte'' in ''Opere: 1981-1988'', a cura di Maria Corti e Francesca Caputo, Bompiani, Milano2006, 1988pp. 577-679. ISBN 8845257827
 
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