Søren Kierkegaard: differenze tra le versioni

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*Gli occhiali del vecchio sono lavorati in modo che egli possa vedere con essi da vicino. Allorché la fanciullezza usa gli occhiali, il vetro è lavorato al fine di vedere a distanza, perché essa manca della facoltà del ricordare, la quale consiste nell’allontanare, nel portare a distanza. Nello stesso tempo, il felice ricordare della vecchiaia è, come la felice capacità di apprendimento del fanciullo, un dono grazioso della natura, la quale abbraccia con predilezione i due periodi della vita più privi di aiuto e pero in un certo senso i più felici. (In Vino Veritas ed. Laterza)
*Il ricordo è cioè l’idealità, ed esso è pero, così stando le cose, impegnativo e responsabile, del tutto diversamente dalla trascurata memoria. Il ricordo vuol mantenere a un uomo l’eterna continuità nella vita e garantirgli che la sua esistenza terrena rimanga uno tenore, d’un soffio solo e possa essere espressa in modo unitario. (In Vino Veritas ed. Laterza)
*La memoria è immediata e immediatamente si viene in suo aiuto, il ricordo è soltanto riflesso. Per questa ragione è un’arte ricordare. Contrariamente a quel che avviene per la facoltà del richiamare alla memoria, io desidero, con Temistocle, poter dimenticare. (In Vino Veritas ed. Laterza)
*il pentimento è pertanto un ricordo della colpa. Da un punto di vista psicologico, credo effettivamente che la polizia sia per il delinquente d’aiuto a non realizzare il pentimento. Per via del continuo annotare e ripetere il corso della sua vita, il delinquente realizza una siffatta capacità di memoria nel recitare la sua vita che l’idealità del ricordo viene scacciata. (In Vino Veritas ed. Laterza)
*Occorre una forte idealità per pentirsi effettivamente e specialmente pentirsi subito; perché la natura può anche aiutare l’uomo, e il pentimento tardo, che ha un rapporto di scarso rilievo con l’arte del richiamare del richiamare alla memoria, è spesso il più pensate e il più profondo. (In Vino Veritas ed. Laterza)