Irshad Manji: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
sistemo
Riga 2:
'''Irshad Manji''' (1968 – vivente), scrittrice e giornalista canadese di origine ugandese.
 
== Citazioni di Irshad Manji ==
*Dopo che fui cacciata da scuola, ho imparato da sola sull'[[islam]] molto più di tutti quei musulmani che frequentano le scuole. Se più musulmani lo facessero, riflettessero da soli, la nostra religione sarebbe molto diversa. Ho notato che molti giovani lo desiderano. Quando parlo alle università, gli studenti poi vengono da me. «Aiutaci», dicono. «Abbiamo bisogno d'aria in questa religione soffocante».<ref name="nonsottomessa">Citato in [[Ayaan Hirsi Ali]], ''Non sottomessa'', traduzione di Asia Lamberti, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-17650-1</ref>
*In teoria l'islam è una religione meravigliosamente tollerante. Il problema è che questa religione meravigliosamente tollerante è piegata sotto il giogo dell'imperialismo culturale arabo, che costringe le donne a rinunciare al loro individualismo per l'onore della famiglia, diventando così una proprietà comune. A una ragazza violentata vengono inflitti centottanta colpi di frusta per aver avuto rapporti sessuali prima del matrimonio. È contro questo che dobbiamo batterci.<ref name="nonsottomessa"/>
Riga 8:
*Non ci sono mai stati genitori che abbiano diseredato la figlia perché non voleva farsi ingrandire il seno. Se non voleva essere infibulata o data in sposa a un uomo invece sì. Il fatto più grave è che questa paura di discriminare spinge le donne musulmane in un abisso ancora più profondo. A chi facciamo un favore, non parlandone? Non voler essere razzisti è segno di egoismo.<ref name="nonsottomessa"/>
 
=== ''Quando abbiamo smesso di pensare?'' ===
==== [[Incipit]] ====
Sorelle e fratelli musulmani,<br>innanzitutto voglio essere onesta con voi: l'Islam e io siamo ai ferri corti. Non faccio altro che stringere i denti, ansiosa di scoprire quali novità ci riservino gli autoproclamati ambasicatoriambasciatori di Allah.<br>Ogni volta che penso alla quantità di fatwa lanciate dal monopolio dei cervelli della nostra fede, provo enorme imbarazzo. Voi no? Un amico saudita mi racconta che nel suo paese la polizia religiosa arresta le donne che il giorno di San Valentino si vestono di rosso, e istintivamente mi chiedo: quando mai un Dio misericordioso metterebbe fuori legge l'allegria? Leggo di vittime di stupri lapidate per «adulterio», e mi domando come la maggioranza di noi possa restare muta come un sasso.<br>Quando i non musulmani ci supplicano di far sentire la nostra voce, voi protestate che non siamo tenuti a giustificare il comportamento di altri musulmani, ma quando veniamo fraintesi non ci rendiamo conto che ciò accade proprio perché non abbiamo fornito motivo di modificare l'opinione imperante su di noi. Se poi parlo in pubblico delle nostre debolezze e dei nostri difetti, i musulmani più pronti a fiutare lo stereotipo mi bollano come traditrice. Perché traditrice? Perché mi schiero dalla parte della chiarezza morale? Della dignità e del buongusto? Della civiltà?
 
==== Citazioni ====
*Perché siamo ostaggio di quanto accade tra israeliani e palestinesi? Come spiegare la persistente vena di antisemitismo che percorre l'Islam? Chi ci vuole veramente colonizzare: l'America o l'Arabia? Per quale ragione continuiamo a sprecare il talento e la ricchezza delle donne, che rappresentano il cinquanta per cento abbondante della creazione divina? Cosa ci rende tanto sicuri che gli omosessuali meritino il nostro ostracismo - se non addirittura la morte - quando, secondo il Corano, tutto ciò che Dio crea è «eccellente»? Certo, il Corano dice molte altre cose, ma che scusa abbiamo per prenderlo alla lettera, quando è tanto ambiguo e contraddittorio? (p. 6)
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*Irshad Manji, ''Quando abbiamo smesso di pensare? <{{small>|Un'islamica di fronte ai problemi dell'Islam</small>}}'', traduzione di Agnese Giusti, Ugo Guanda Editore, 2003, ISBN 88-8246-763-5
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|w}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Scrittori canadesi|Manji, Irshad]]}}
[[Categoria:Giornalisti canadesi|Manji, Irshad]]
[[Categoria:Scrittori canadesi]]