Nervi (Genova): differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Cari Sereža e Nadja, vi vedo nella primavera del 1903 in un luogo beato: nella genovese Nervi. [...] Eccole entrambe in landò alla ''bataille de fleurs''. Tutti i fiori sono per lei, tutte le palline di carta, con la sabbia (e forse anche il piombo) – per la madre. Un italiano irruente getta: alla bella una rosa, al drago – una porcheria. [...] Nadja ride, sua madre fa finta di niente, ma dopo il primo tragitto lungo la «marina» ordina al cocchiere di tornare indietro – e senza ritorno. [...] Ma un beato giorno la beatitudine finisce. A.A., senza aspettare la fine della cura, col pretesto dell'alto costo della vita [...] porta via i figli dalla marittima Nervi per andare nell'umida Spasskoe degli Ilovajskij. Nadia piange, Van-der-Vlass, e non solo lui, piange [...], nostra madre piange, io ed Asja piangiamo, il beneducato Sereža per rispetto alla madre non piange, però dalla carrozza continua a voltarsi indietro per guardare, a quanto sembrava allora – Nervi, a quanto risultò – la vita. ([[Marina Ivanovna Cvetaeva]])
*Cartolina da Nervi: l'anima vuota m'empie lo stormire/ leggero delle foglie, / il respiro del mar profondo eguale. ([[Camillo Sbarbaro]])
*Dove cercarla? A Nervi, naturalmente, dove l'avevo vista per l'ultima volta, sullo sfondo del golfo ligure, sotto la curva di un cappello bianco, che spuntava da una carrozza che voltava l'angolo. Ed ecco, come a comando – sono a Nervi. Dopo aver percorso, con il passo del cuore che martella, tutti i viottoli del nostro giardino sotto un pergolato d'uva, con limoni e mandarini che pendono proprio sulla testa, dopo essere discesa sulla mia omonima «marina» [...], da lì [...] un altro, e niente s'è avverato! ([[Marina Ivanovna Cvetaeva]])
*''La trama delle lucciole ricordi | sul mar di Nervi, mia dolcezza prima? | (trasognato paese dove fui | ieri e che già non riconosce il cuore).'' ([[Camillo Sbarbaro]])
*''Lo splendore lunare in silenzio si posa su l'onde, | la notte respira nella pace della luce diffusa... | Laggiù tra gli argentei vapori, nella lontananza, | non è Egli dunque, non è il Cristo che sul mare di nuovo cammina? |'' [...] ''| Un nuvolo di mani levate trema nella trasparenza lunare, | e per gli abissi del mare un pianto risuona e singhiozza.'' ([[Maria Konopnicka]])
*Si comincia da ''Nervi'', circondata da un parco rigoglioso. Nel parco sono situate le relative ville, ampie e costose. Nervi è frequentata volentieri da gente raffinata, a causa del suo clima vistosamente mite – in realtà pare sia il più mite della costa. I tedeschi vengono qui a frotte; ultimamente però la frequentano di preferenza anche signori dell'alta società italiana. Nervi deve il suo clima dolce innanzitutto al [[Monte Fasce]] che sta lì apposta per tener lontani i venti del nord. [...] È da consigliare più a gente anziana che ai giovani; più per quelli che cercano comodità che per gli altri, per i quali gli agi non sono proprio il più prezioso bene della vita. ([[Erika e Klaus Mann]])