Niccolò Machiavelli: differenze tra le versioni

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*[...] la [[guerra]] non si leva, ma si differisce con vantaggio d'altri; [...]. ([[s:Il Principe/Capitolo III|cap. III]])
*[...] chi è cagione che uno diventi potente, rovina; perché quella potenza è causata da colui o con industria, o con forza, e l'una e l'altra di queste due è sospetta a chi è diventato potente. ([[s:Il Principe/Capitolo III|cap. III]])
*[...] camminando gli [[uomo|uomini]] quasi sempre per le vie battute da altri, e procedendo nelle azioni loro con le imitazioni, né si potendo le vie di altri al tutto tenere, né alla [[virtù]] di quelli che tu imiti aggiugnere, debbe uno uomo prudente intrare sempre per vie battute da uomini grandi, e quelli che sono stati eccellentissimi imitare; acciò che, se la sua virtù non vi arriva, almeno ne renda qualche odore: e fare come gli [[arciere|arcieri]] prudenti, a' quali parendo el loco dove disegnano ferire troppo lontano e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza, ma per poter con l'aiuto di sì alta mira pervenire al disegno loro. ([[s:Il Principe/Capitolo VI|cap. VI]])
*[...] e senza quella occasione la virtù dell'animo loro si saria spenta, e senza quella virtù l'occasione sarebbe venuta invano. ([[s:Il Principe/Capitolo VI|cap. VI]])
*[...] la natura de' popoli è varia, ed è facile a persuadere loro una cosa, ma è difficile fermargli in quella [[persuasione]]. ([[s:Il Principe/Capitolo VI|cap. VI]])