Don Camillo e l'onorevole Peppone: differenze tra le versioni

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{{Film|
|titoloitaliano=Don Camillo e l'Onorevole Peppone
|titolooriginale=Don Camillo e l'Onorevole Peppone
|paese=Italia
|
|anno=1955
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|genere=commedia
Don Camillo e l'Onorevole Peppone
|regista= [[Carmine Gallone]]
|
|sceneggiatore=[[Giovanni Guareschi]]
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Italia
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1955
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Commedia
|
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[[Carmine Gallone]]
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[[Giovanni Guareschi]]
|
attori=
*[[Fernandel]]: Don Camillo
*[[Gino Cervi]]: Giuseppe "Peppone" Bottazzi
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*[[Luigi Tosi]]: Il prefetto
*[[Marco Tulli]]: Lo Smilzo
|note=
|
note=
*Tratto dai [[romanzi]] di [[Giovannino Guareschi]]
}}
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{{tagline|Terza tappa di una storia di eccezione.}}
 
== Frasi ==
*Mi piacerebbe tanto vedere il mio papà che fa l'esame di quinta. ('''figlio di Peppone''')
 
*Cosa Micrede piacerebbeche tantosparassero vederecoi ilcannoni miocarichi papàa che fa l'esame di quinta.mortadella? ('''figlio di Peppone''')
 
* Eliminazione ho detto! Eliminazione fisica! ('''Peppone''') {{NDR|Riferendosiriferendosi ai polli di don Camillo}}
* Cosa crede che sparassero coi cannoni carichi a mortadella? ('''Peppone''')
 
* Venduto a Mosca! ('''Don Camillo''') {{NDR|Alal proprio cane}}
* Eliminazione ho detto! Eliminazione fisica! ('''Peppone''') {{NDR|Riferendosi ai polli di don Camillo}}
 
* Ricordate, nel segreto della cabina elettorale Dio vi vede... ('''Radiofonista''') e Stalin no! ('''Don Camillo''')
* Venduto a Mosca! ('''Don Camillo''') {{NDR|Al proprio cane}}
 
* Signore, Peppone è stato eletto, ah io mi ricordo del cero che vi portò, per esser bello era bello, ma se basta un cero di un chilo per farsi eleggere deputato, [[Stalin]] con uno di una tonnellata si faceva eleggere [[papa]]. ('''Don Camillo''')
* Ricordate, nel segreto della cabina elettorale Dio vi vede... ('''Radiofonista''') e Stalin no! ('''Don Camillo''')
 
* Il [[sentimentalismo]] è un atteggiamento borghese indegno dello spirito proletario. ('''Peppone''') {{NDR|Rivoltorivolto a suoi compagni intristiti al vederlo partire}}
* Signore, Peppone è stato eletto, ah io mi ricordo del cero che vi portò, per esser bello era bello, ma se basta un cero di un chilo per farsi eleggere deputato, [[Stalin]] con uno di una tonnellata si faceva eleggere [[papa]]. ('''Don Camillo''')
 
== Dialoghi ==
* Il sentimentalismo è un atteggiamento borghese indegno dello spirito proletario. ('''Peppone''') {{NDR|Rivolto a suoi compagni intristiti al vederlo partire}}
* '''Don Camillo''': Io, vedete, non posso assolutamente sopportare l'inganno. Io avrò molti difetti, Signore, ma non quello di mentire e di turlupinare il prossimo. Questo ''Fronte Indipendente'' è falso e... <br />'''Gesù''': Come il tuo biglietto don Camillo. <br />'''Don Camillo''': Il mio biglietto? Quale biglietto? <br/>'''Gesù''': Il biglietto da cinquemila che hai appioppato a Peppone. {{NDR|Don Camillo ha precedentemente acquistato dalle mani di Peppone una copia del giornale ''Patria Unita'', redatto appositamente per la sua campagna elettorale.}} <br />'''Don Camillo''': L'avevo dimenticato... una distrazione... comunque sia con quei soldi falsi ci ho comprato delle falsità, il conto torna! <br />'''Gesù''': Rimarrebbero le 4.975 lire buone che ti ha dato di resto Peppone: quelle dove le metti? <br />'''Don Camillo''': Be', quelle posso anche accettarle come contributo volontario del ''Fronte Indipendente'' per le migliorie alla minestra dei poveri vecchi. Naturalmente gli manderò una regolare ricevuta. <br />{{NDR|Si sentono, fuori campo, degli slogan anticlericali del Fronte}} <br />'''Don Camillo''': Li sentite, Signore? Li sentite? Ma tanto è inutile, non passeranno. Dio non lo permetterà! <br />'''Gesù''': E allora sia fatta la volontà di don Camillo. <br />'''Don Camillo''': La Vostra, Signore, la Vostra, non la mia.
 
*'''Don Camillo''': Scommetto che [{{NDR|Peppone]}} non sa neanche chi ha scoperto l'[[America]]. <br /> {{NDR|Repentino cambio di scena in cui Peppone è interrogato in preparazione all'esame di quinta elementare}}<br /> '''Peppone''': [[Cristoforo Colombo]], 12 ottobre 1492. <br /> [...] <br />'''Professore''': L'esame, anche se è solo di quinta è una cosa dura: speriamo che non si faccia impressionare dalla commissione. <br />'''Peppone''': Io non mi sono impressionato neanche davanti ai mitra spianati, eh? <br />'''Professore''': Lo so, ma i mitra non le facevano domande di storia, geografia, aritmetica... <br />'''Peppone''': Non ho paura neanche del [[Teorema di Pitagora]]... che non è in programma... passeremo! {{NDR|Alzandoalzando il pugno chiuso}}
== Dialoghi ==
 
* '''Peppone''': Voi non siete un uomo, voi siete un prete! {{NDR|Don Camillo gli pesta violentemente il piede}} Se siete un uomo aspettatemi fuori! {{NDR|Fuorifuori dall'edificio scolastico alla fine dell'esame}} <br />'''Don Camillo''': D'accordo, ma guarda che siamo in due: prima le pigli dall'uomo, e poi le buschi dal prete!
* '''Don Camillo''': Io, vedete, non posso assolutamente sopportare l'inganno. Io avrò molti difetti, Signore, ma non quello di mentire e di turlupinare il prossimo. Questo ''Fronte Indipendente'' è falso e... <br />'''Gesù''': Come il tuo biglietto don Camillo. <br />'''Don Camillo''': Il mio biglietto? Quale biglietto? <br/>'''Gesù''': Il biglietto da cinquemila che hai appioppato a Peppone. {{NDR|Don Camillo ha precedentemente acquistato dalle mani di Peppone una copia del giornale ''Patria Unita'', redatto appositamente per la sua campagna elettorale.}} <br />'''Don Camillo''': L'avevo dimenticato... una distrazione... comunque sia con quei soldi falsi ci ho comprato delle falsità, il conto torna! <br />'''Gesù''': Rimarrebbero le 4.975 lire buone che ti ha dato di resto Peppone: quelle dove le metti? <br />'''Don Camillo''': Be', quelle posso anche accettarle come contributo volontario del ''Fronte Indipendente'' per le migliorie alla minestra dei poveri vecchi. Naturalmente gli manderò una regolare ricevuta. <br />{{NDR|Si sentono, fuori campo, degli slogan anticlericali del Fronte}} <br />'''Don Camillo''': Li sentite, Signore? Li sentite? Ma tanto è inutile, non passeranno. Dio non lo permetterà! <br />'''Gesù''': E allora sia fatta la volontà di don Camillo. <br />'''Don Camillo''': La Vostra, Signore, la Vostra, non la mia.
 
* '''Peppone''': I diritti li ha solo il popolo lavoratore: voi avete voluto diventare proprietario, arrangiatevi! {{NDR|Rivoltorivolto al Bezzi}} <br />'''Don Camillo''': Ah, se il Tasca non sgombera noi ci rivolgiamo alle autorità per lo sfratto! <br />'''Peppone''': Qui l'unica autorità che riconosco è il popolo e il popolo siamo noi!
*'''Don Camillo''': Scommetto che [Peppone] non sa neanche chi ha scoperto l'[[America]]. <br /> {{NDR|Repentino cambio di scena in cui Peppone è interrogato in preparazione all'esame di quinta elementare}}<br /> '''Peppone''': [[Cristoforo Colombo]], 12 ottobre 1492. <br /> [...] <br />'''Professore''': L'esame, anche se è solo di quinta è una cosa dura: speriamo che non si faccia impressionare dalla commissione. <br />'''Peppone''': Io non mi sono impressionato neanche davanti ai mitra spianati, eh? <br />'''Professore''': Lo so, ma i mitra non le facevano domande di storia, geografia, aritmetica... <br />'''Peppone''': Non ho paura neanche del [[Teorema di Pitagora]]... che non è in programma... passeremo! {{NDR|Alzando il pugno chiuso}}
 
* '''Don Camillo''': Spiccio? Cosa vuoi? Hai sbagliato porta: questo non è il Cremlino.<br /> '''Spiccio''': Reverendo, io ho una cosa sullo stomaco.<br /> '''Don Camillo''': ...spaghetti?<br /> '''Spiccio''': No no, uno di quegli arnesi grossi, coi cingoli...<br /> '''Don Camillo''': Un trattore?<br /> '''Spiccio''': Sì una specie, ma con un cannone sopra.<br /> '''Don Camillo''': Ti sei mangiato un carro armato?!<br /> '''Spiccio''': E non lo digerisco! È un panzer tedesco, roba vecchia del '45, quando i tedeschi stavano scappando. Uno di quegli arnesi, mentre attraversava la strada per passare dal campo del Tasca si è rotto.<br /> '''Don Camillo''': E allora?<br /> '''Spiccio''': Eh... allora niente: sono scesi due tedeschi, hanno raggiunto l'aia del Tasca, hanno chiesto del vino e si sono ubriacati. E fu allora che il Tasca fece la fesseria!<br /> '''Don Camillo''': Cos'è, li ha fatti fuori?<br /> '''Spiccio''': No! In quel momento sulla strada passava una colonna di tedeschi in ritirata: Tasca ferma un camion, si rivolse a un sergente e gli disse che c'erano due dei loro ubriachi. Il sergente li prese, li buttò sul camion, e via.<br /> '''Don Camillo''': {{NDR|sorridendo}}: BehBe', eh, non capisco perché mi hai raccontato questa storia.<br /> '''Spiccio''': Perché... perché il carro armato sta ancora là, dove l'hanno lasciato i tedeschi, sotto la catasta delle fascine!<br /> '''Don Camillo''': Cosa?! ... E naturalmente dal '45 non ha mai trovato un momento per fare la denuncia alle autorità militari, eh?<br /> '''Spiccio''': Ma era un ricordo...<br /> '''Don Camillo''': Un ciondolino!<br /> '''Spiccio''': Eh poi ci si è messa di mezzo la politica e allora noi abbiamo pensato che quella cosetta poteva far comodo in certi momenti...<br /> '''Don Camillo''': Gesù ma lo sentite? Proprio a me me lo viene a confessare!<br /> '''Spiccio''': E da chi volete che mi confessi, dal veterinario? Siete voi il curato, no?<br /> '''Don Camillo''': Sì, ma ricordati che sono anche un medio-massimo!
* '''Peppone''': Voi non siete un uomo, voi siete un prete! {{NDR|Don Camillo gli pesta violentemente il piede}} Se siete un uomo aspettatemi fuori! {{NDR|Fuori dall'edificio scolastico alla fine dell'esame}} <br />'''Don Camillo''': D'accordo, ma guarda che siamo in due: prima le pigli dall'uomo, e poi le buschi dal prete!
 
*'''Don Camillo''': Poverino, ti è voluto qualche annetto per risvegliarti il rimorso, eh?<br /> '''Spiccio''': Ma che rimorso! Il fatto è che il Tasca non può lasciare il podere perché se va via e subentra qualcun altro e trova il carro armato... noi siamo rovinati!<br /> '''Don Camillo''': Ah ecco perché Peppone difende i mezzadri contro i proprietari... Eheh, è questa la sua giustizia sociale!<br /> '''Spiccio''': Reverendo non ho mica finito: c'è un'altra cosa che non mi va né su e né giù!<br /> '''Don Camillo''': Cosa... un sottomarino?<br /> '''Spiccio''': Reverendo! Tra poco arriveranno quelli della polizia con le autoblinde, e Peppone...<br /> '''Don Camillo''': E Peppone?<br /> '''Spiccio''': ...haHa minato il ponte sul Canalaccio!
* '''Peppone''': I diritti li ha solo il popolo lavoratore: voi avete voluto diventare proprietario, arrangiatevi! {{NDR|Rivolto al Bezzi}} <br />'''Don Camillo''': Ah, se il Tasca non sgombera noi ci rivolgiamo alle autorità per lo sfratto! <br />'''Peppone''': Qui l'unica autorità che riconosco è il popolo e il popolo siamo noi!
 
* '''Don Camillo''': Spiccio? Cosa vuoi? Hai sbagliato porta: questo non è il Cremlino.<br /> '''Spiccio''': Reverendo, io ho una cosa sullo stomaco.<br /> '''Don Camillo''': ...spaghetti?<br /> '''Spiccio''': No no, uno di quegli arnesi grossi, coi cingoli...<br /> '''Don Camillo''': Un trattore?<br /> '''Spiccio''': Sì una specie, ma con un cannone sopra.<br /> '''Don Camillo''': Ti sei mangiato un carro armato?!<br /> '''Spiccio''': E non lo digerisco! È un panzer tedesco, roba vecchia del '45, quando i tedeschi stavano scappando. Uno di quegli arnesi, mentre attraversava la strada per passare dal campo del Tasca si è rotto.<br /> '''Don Camillo''': E allora?<br /> '''Spiccio''': Eh... allora niente: sono scesi due tedeschi, hanno raggiunto l'aia del Tasca, hanno chiesto del vino e si sono ubriacati. E fu allora che il Tasca fece la fesseria!<br /> '''Don Camillo''': Cos'è, li ha fatti fuori?<br /> '''Spiccio''': No! In quel momento sulla strada passava una colonna di tedeschi in ritirata: Tasca ferma un camion, si rivolse a un sergente e gli disse che c'erano due dei loro ubriachi. Il sergente li prese, li buttò sul camion, e via.<br /> '''Don Camillo''': {{NDR|sorridendo}} Beh, eh, non capisco perché mi hai raccontato questa storia.<br /> '''Spiccio''': Perché... perché il carro armato sta ancora là, dove l'hanno lasciato i tedeschi, sotto la catasta delle fascine!<br /> '''Don Camillo''': Cosa?! ... E naturalmente dal '45 non ha mai trovato un momento per fare la denuncia alle autorità militari, eh?<br /> '''Spiccio''': Ma era un ricordo...<br /> '''Don Camillo''': Un ciondolino!<br /> '''Spiccio''': Eh poi ci si è messa di mezzo la politica e allora noi abbiamo pensato che quella cosetta poteva far comodo in certi momenti...<br /> '''Don Camillo''': Gesù ma lo sentite? Proprio a me me lo viene a confessare!<br /> '''Spiccio''': E da chi volete che mi confessi, dal veterinario? Siete voi il curato, no?<br /> '''Don Camillo''': Sì, ma ricordati che sono anche un medio-massimo!
 
*'''Don Camillo''': Poverino, ti è voluto qualche annetto per risvegliarti il rimorso, eh?<br /> '''Spiccio''': Ma che rimorso! Il fatto è che il Tasca non può lasciare il podere perché se va via e subentra qualcun altro e trova il carro armato... noi siamo rovinati!<br /> '''Don Camillo''': Ah ecco perché Peppone difende i mezzadri contro i proprietari... Eheh, è questa la sua giustizia sociale!<br /> '''Spiccio''': Reverendo non ho mica finito: c'è un'altra cosa che non mi va né su e né giù!<br /> '''Don Camillo''': Cosa... un sottomarino?<br /> '''Spiccio''': Reverendo! Tra poco arriveranno quelli della polizia con le autoblinde, e Peppone...<br /> '''Don Camillo''': E Peppone?<br /> '''Spiccio''': ...ha minato il ponte sul Canalaccio!
 
*{{NDR|Don Camillo ha appena impedito che Peppone facesse saltare in aria un ponte}}<br /> '''Peppone''': Non sapete cosa avete fatto, sono rovinato!<br /> '''Don Camillo''': Eri rovinato se il ponte saltava.<br /> '''Peppone''': Ma state zitto, cosa ne sapete dei fatti miei...<br /> '''Don Camillo''': ''Mo'' io so tutto: hai paura che la polizia scopra che sotto un mucchio di fascine c'è una colomba della pace {{NDR|riferendosi ad un carroarmato}} che invece di tubare spara!<br /> '''Peppone''': Ma non è vero, se il Tasca ha nascosto quel carro è stato solo per farne un trattore.<br /> '''Don Camillo''': Un trattore, sì, per gli orbi!
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* '''Don Camillo''': Mo è la stella americana! Allora non erano i tedeschi che partivano, erano gli americani che arrivavano! <br />'''Peppone''': Reverendo l'Italia è un porto di mare, c'è chi va e c'è chi viene. Come si fa a capire chi va e chi viene, parlan tutti forestiero!
 
* '''Smilzo''': Reverendo sono le cinque è ora di chiudere il rubinetto {{NDR|Intendendointendendo che, secondo gli accordi, don Camillo deve spegnere i megafoni per lasciare spazio al comizio di Peppone}} <br />'''Don Camillo''': Ora di Mosca le cinque, ora di Roma cinque meno dieci, c'è ancora dieci minuti, ciao!
 
* '''Don Camillo''': Cittadini! Non dimenticate: lista Peppone, lista Baffone {{NDR|Stalin}}! Chi vota colomba {{NDR|il simbolo della lista di Peppone}} si scava la tomba! Fine! Tra qualche istante ascolterete, sulla piazza, la voce della Russia! {{NDR|Riferendosiriferendosi al comizio di Peppone}} <br />'''Peppone''': Però prima ascolterai quella di Peppone! <br />{{NDR|Poi Peppone inizia il comizio di chiusura della campagna elettorale}} <br /> Cittadini, lavoratori... {{NDR|Applausiapplausi}} Prima di presentarvi il compagno indipendente avvocato Cerratini ... {{NDR|Brevibrevi applausi}} Voglio dire due parole alla reazione clericale, atlantica, guerrafondaia che tutti ben conosciamo!... {{NDR|Applausiapplausi}} Per tutti i corvi neri che parlano di patria, {{NDR|Don Camillo: «Signore, trattenetemi!»}} di sacri confini minacciati e altre balle nazionaliste, noi diciamo che la patria siamo noi, la patria siamo noi, la patria è il popolo!... {{NDR|Applausiapplausi}} E questo popolo non combatterà mai contro il glorioso paese del socialismo, che porterà al nostro proletariato oppresso la libertà e la giustizia!... {{NDR|Applausiapplausi}} E voi giovani che andate nelle barbare caserme direte a coloro che tentano di armarvi e di usarvi per i loro sporchi interessi, direte che non combatterete! Direte a coloro che diffamano i lavoratori... {{NDR|Don camilloCamillo mette a girare un disco e dai megafoni del campanile si sente uno stropiccìo}} Direte ai calunniatori del popolo... {{NDR|Iniziainizia la [[Canzone del Piave]]}} Direte che i vostri padri, hanno difeso la patria dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini! E che noi del '99 che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che chiama {{NDR|Cerratini cerca di fermarlo ma Peppone senza badargli lo allontana con una manata}}, e noi risponderemo: presente! {{NDR|Don Camillo ripete: Presente!}} Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, a fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! ... {{NDR|Applausiapplausi}} E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini d'Italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del Re e della Patria! viva la Repubblica, viva l'Esercito!" {{NDR|Ovazioneovazione sulle note della Canzone del Piave, anche don Camillo applaude}}
 
*{{NDR|Peppone, eletto deputato, è sul treno per Roma; alla stazione di Boretto vede Don Camillo che lo attende sul marciapiede}}<br /> '''Peppone''': Cosa fate qui? Cosa volete?<br /> '''Don Camillo''': Non ho mai dimenticato che mi veniste a salutare, quando andai in esilio. Ora siete voi ad andarvene.<br /> '''Peppone''': Io non vado in esilio: parto perché ho vinto, non perché ho perduto.<br /> '''Don Camillo''': Hai perduto tua moglie che ti ha votato contro, hai perduto il tuo paese dove eri qualcuno; che cosa c'hai guadagnato? Di diventare un anonimo, una pallina da buttare nell'urna.<br /> '''Peppone''': Io sarò sempre quello che sono.<br /> '''Don Camillo''': Ah sì? E allora quando ti metteranno a sedere in una grande aula triste, come a scuola, allora penserai a tutte quelle cose che hai lasciato qui al paese. Penserai a quello che vedevi dalla finestra, la mattina, quando ti facevi la barba, penserai al tuo lavoro nell'officina e a come ti divertivi la domenica... e penserai anche a me, che non sarò più lì a darti un cazzotto in testa quando te lo meriti, vale a dire almeno una volta al giorno!<br /> '''Peppone''': {{NDR|con il magone}}: Quando ritorno vi riduco in briciole!<br /> '''Don Camillo''': Ma se lo sai che non torni più! E che non posso neanche dirti "Arrivederci, Peppone!", ma soltanto "Addio, Onorevole!".<br />{{NDR|Dopo la partenza del treno si vede Peppone che è sceso sul marciapiede}}<br /> '''Peppone''': Facchino!... Facchino! {{NDR|Indicando a don Camillo di avvicinarsi}}<br /> '''Don Camillo''': Eccolo! {{NDR|Correndocorrendo sorridente verso Peppone}} Mi ha chiamato lei signor deputato?<br /> '''Peppone''': No è il sindaco.<br /> '''Don Camillo''': Ah... Bene... Andiamo! {{NDR|Don Camillo porta la valigia di Peppone fino all'uscita della stazione e Peppone gli mostra una banconota}} No, grazie il servizio è gratuito. <br /> '''Peppone''': No riprendetevele pure tutte queste cinquemila lire, galantuomo!<br /> '''Don Camillo''': Ah! {{NDR|Don Camillo riconosce la banconota falsa che aveva appioppato a Peppone all'inizio del film}}
 
==Altri progetti==
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{{Don Camillo}}