Strage dell'Heysel: differenze tra le versioni

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*Giustifico i tifosi della curva quando contano i morti dell'Heysel. La Juventus si è dovuta arrampicare su quei cadaveri per vincere una Coppa dei Campioni. ([[Franco Zeffirelli]])
*Ho un ricordo angoscioso. Noi non volevamo giocare. Fummo costretti, per ragioni di ordine pubblico. Noi sapevamo che ci avrebbero dato addosso comunque: se avessimo giocato sul serio, se non lo avessimo fatto, se avessimo esultato per un gol e se non lo avessimo fatto. Noi sapevamo che c'erano dei morti ma non la proporzione. [Quando] scoprìi che i morti erano stati trentanove [...] fui distrutto. ([[Zbigniew Boniek]])
*Il calcio non lo seguo e non ne so nulla. C'è un fatto che nessuno sa e che spiega tutto. Nel 1985 ero all'Heysel, a Bruxelles, alla finale di Coppa dei Campioni. Sono cresciuto in Belgio ed è per questo che quel 29 maggio mi trovavo lì per Juve-Liverpool, proprio nel settore Z. Accompagnavo mio cugino, appena arrivato da Roma. Vidi tutto: i corpi schiacciati, la gente presa a manganellate dalla polizia, alcuni amici con la faccia coperta di sangue. Mi ritrovai con le spalle contro un muro. Riuscii a scavalcarlo e a saltare giù. Corsi a casa, ero sotto choc. Avevo 17 anni. Col calcio chiusi quella sera stessa, e per sempre. ([[Max Gazzé]])
*In questi anni se ne sono sentite tante, troppe sulla notte dell'Heysel. C'è chi ci ha voluto speculare. Hanno scritto e detto che Platini non doveva esultare dopo il rigore. Ma guardate bene l'espressione sul volto di Michel: non è gioia, quello è uno sfogo di rabbia. Altre volte hanno criticato quei miei quattro o cinque compagni che hanno festeggiato a fine gara. Pazzesco. Dico: nessuno vuol capire che un calciatore è un uomo come un altro. In quel momento la sua reazione può essere di qualunque tipo, compreso lo sfogo. Semmai sarebbe meglio parlare dei calciatori del Liverpool, che a fine partita sono andati sotto la curva dei loro tifosi per applaudire. Andate a vedervi le riprese Tv per rendervene conto. Spero non sapessero cosa fosse effettivamente accaduto, anche se la cosa mi sembra strana. Noi sapevamo tutto ed eravamo a pochi metri da loro. Forse è il comportamento degli inglesi, gente che se ne frega di tutto. Morte compresa. [...] A proposito chi dice che abbiamo esultato per la vittoria, si ricordi che la Coppa dei Campioni non ce l'hanno consegnata in campo, ma dentro una cassa di legno, proprio come fosse una bara. ([[Stefano Tacconi]])
*{{NDR|«Il ricordo di Juve più forte»}} L'Heysel. Salendo in mezzo ai tifosi per calmarli lessi la disperazione nei loro occhi. Non sapevo ancora niente, c'era una confusione pazzesca. Mi rammarico di non aver capito quegli sguardi, ecco. ([[Antonio Cabrini]])