Indira Gandhi: differenze tra le versioni

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non capisco il bisogno dell'h=4, sinceramente
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==Citazioni di Indira Gandhi==
{{Int|Dall'intervista di [[Oriana Fallaci]], febbraio 1972|in ''Intervista con la storia'', Rizzoli, Milano, 1974.|h=4}}
*Io rifiuto le chiacchiere fiorite. E i complimenti, semmai, li rivolgo dopo che il lavoro è fatto. Ma in India tale mio atteggiamento non gli è mai andato giù e quando dico: «Andiamo al dunque, svelti!», ci restano male.
*Io non so recitare, mi mostro sempre per quella che sono, con l'umore che ho. Se sono contenta, mi mostro contenta; se sono arrabbiata, mi mostro arrabbiata. Senza preoccuparmi di come reagiscono gli altri. Quando s'è avuta una vita difficile come la mia, non ci si preoccupa di come reagiscono gli altri.
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*La paura, ogni paura, è una perdita di tempo. Come i rimpianti.
 
{{Int|1=DiscorsoDal discorso sull'educazione al collegio femminile, Indraprastha, 23 novembre 1974|2=Riportato in [http://www.massimozavoli.it/documenti/oratoriapacespoleto2014.pdf ''Oratorio per la pace''], ''Massimozavoli.it'', 2014.|h=4}}
*Un antico proverbio indiano recita: la donna è la casa e la casa è il fondamento della società. Solo se costruiamo le nostre case possiamo costruire anche la nostra nazione. Se la casa è inadeguata – per i beni materiali e le necessità o per la mancanza di un'atmosfera serena e amorevole di cui ogni bambino ha bisogno per crescere e svilupparsi – allora la nazione non può essere in armonia e una nazione senza armonia non può progredire in alcuna direzione. Ecco perché l'educazione delle donne è quasi più importante dell'educazione degli uomini.
*Non tutto quello che è moderno è buono o completamente cattivo. Dobbiamo decidere, non una volte per tutte, ma quasi ogni settimana, ogni mese, quanto di nuovo è adatto e utile per il nostro paese e quanto di vecchio possiamo mantenere e conservare gelosamente nella nostra società.