Dino Zoff: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Dino Zoff==
*{{NDR|Sulla [[Juventus campioneFootball d'Italia e di Coppa Italia e finalistaClub|Juventus]] della Coppa dei Campioni nella stagione 1972/-73}} C'erano [[Franco Causio|Causio]], [[Helmut Haller|Haller]], [[Roberto Bettega|Bettega]]. La velocità insieme alla fantasia, la classe mescolata al dinamismo. Dopo arrivò gente come [[Romeo Benetti|Benetti]] e [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]], che aumentò forza fisica ed esperienza del gruppo. Ma quella prima [[Juventus Football Club|Juve]] mi è rimasta nel cuore.<ref>Citato in ''[http://www.solocalcio.com/gallery/azzurri/Zoff.htm Dino Zoff]'', ''Solocalcio.com''.</ref>
 
*Ho sempre desiderato essere [[portiere]], forse perché in campo il portiere è un uomo solo e a me piacciono gli sport individuali.<ref>Citato in [[Giorgio Dell'Arti]], ''Catalogo dei viventi'', 2007; riportato in ''[http://www.gazzetta.it/altrimondi/catalogodeiviventi09/scheda_personaggio.shtml?lettera=z&id=62 Gazzetta.it]''.</ref>
 
*{{NDR|Dopo la vittoria al mondiale 1982}} Ero rimasto allo stadio più degli altri per le interviste e tornai in albergo non con le guardie del corpo, come succede oggi, ma sul furgoncino del magazziniere. [[Gaetano Scirea|Gaetano]] mi aspettava. Mangiammo un boccone, bevemmo un bicchiere, ci sembrava sciocco festeggiare in modo clamoroso: mica si poteva andare a ballare, sarebbe stato come sporcare il momento. Tornammo in camera e ci sdraiammo sul letto, sfiniti da troppa felicità. Però la degustammo fino all'ultima goccia, niente come lo [[sport]] sa dare gioie pazzesche che durano un attimo, e bisogna farlo durare nel cuore. Eravamo estasiati da quella gioia, inebetiti. [...] Gaetano torna sempre. Lo penso a ogni esagerazione di qualcuno, a ogni urlo senza senso. L'esasperazione dei toni mi fa sentire ancora più profondamente il vuoto della perdita. Gaetano mi manca nel caos delle parole inutili, dei valori assurdi, delle menate, in questo frastuono di cose vecchie col vestito nuovo, come canta [[Francesco Guccini|Guccini]]. Mi manca tanto il suo silenzio.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/01/zoff-vent-anni-senza-scirea-mi-manca.html Zoff e vent'anni senza Scirea Mi manca il suo silenzio]'', ''la Repubblica'', 1° settembre 2009.</ref>
 
*{{NDR|Su [[Gaetano Scirea]]}} Gaetano? Un uomo straordinario e un calciatore straordinario. Un esempio di stile e classe sia in campo che fuori. Con lui abbiamo condiviso tanti momenti, in ritiro stavamo sempre nella stessa stanza. Ricordo che durante i Mondiali di Spagna [[Marco Tardelli|Tardelli]] non riusciva a prendere sonno la notte prima delle partite. Per rilassarsi veniva in camera nostra; la chiamava la "Svizzera" perché era il posto più tranquillo del ritiro. Nel nostro modo di stare insieme, del resto, non avevamo bisogno di troppe parole, quasi sempre bastava uno sguardo.<br/> Sarebbe stato un ottimo allenatore, se ne avesse avuto l'opportunità: sapeva convincere, gli piaceva insegnare. Il calcio di oggi gli sarebbe piaciuto, anche se non era il tipo da rincorrere miraggi di protagonismo. Non sarebbe mai diventato un "personaggio" da copertina, ma avrebbe saputo farsi ascoltare da tutti. Il suo erede? Fino a ieri [[Paolo Maldini]], oggi non saprei.<ref>Da ''[http://web.archive.org/web/20090905064932/http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_0FC52351C5E9437A83693CF53ACD7A7E.asp Scirea, il ricordo dei suoi ex compagni]'', ''Juventus.com'', 2 settembre 2009.</ref>
 
*{{NDR|Su [[Giacinto Facchetti]]}} Ho uno splendido ricordo di Giacinto. Abbiamo giocato in Nazionale insieme per tanto tempo. Un ragazzo straordinario, non si poteva non volergli bene.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/sport/calcio/morto-facchetti-reazioni/morto-facchetti-reazioni/morto-facchetti-reazioni.html Mazzola: "Compagno meraviglioso sempre pronto a lottare"]'', ''Repubblica.it'', 4 settembre 2006.</ref>
 
*Lo [[stile Juventus|stile Juve]] si avvicina a un decalogo non scritto dei doveri dello sportivo professionista. Non è un di più che ha la Juve, è qualcosa che manca agli altri.<ref>Citato in [[Gianni Mura]], ''Non gioco più, me ne vado: gregari e campioni, coppe e bidoni'', a cura di Andrea Gentile e Aurelio Pino, Il Saggiatore, Milano, 2013, p. 190. ISBN 88-4281-752-X.</ref>
 
*{{NDR|Su [[Enzo Bearzot]]}} Quando si hanno dei principi come li aveva lui diventa facile compattare un gruppo, lui era un esempio per tutti.<ref name=bearzot>Citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/12/23/news/funerali_bearzot-10524394/?ref=HRER2-1 L'addio a Bearzot dai ragazzi dell<nowiki>'</nowiki>'82]'', ''Repubblica.it'', 23 dicembre 2010.</ref>
*{{NDR|Su [[Enzo Bearzot]]}} Era un uomo vero, una grande persona. Ricordo che dopo le partite si fermava a parlare con i tifosi, spiegava le sue scelte, parlava di calcio, spesso rischiava di farci perdere il volo, allora mi toccava scendere dal pullman per portarlo su e partire.<ref name=bearzot/>
 
*{{NDR|Rispondendo alla domanda di [[Maurizio Crosetti]]: ''Perché lei passa per musone?''}} Perché le parole di troppo sono fumo. Perché non mi è mai andato di giudicare, di criticare, di dire bugie pur di dire qualcosa. Perché la banalità uccide, invece il silenzio fortifica.<ref name=sett>Da ''Dino Zoff: Nei miei primi 70 anni ho parato tutto. Persino Berlusconi'', ''Il Venerdì'' numn. 1245, 27 gennaio 2012, pp. 34-37.</ref>
*{{NDR|Su [[Enzo Bearzot]]}} Era un uomo vero, una grande persona. Ricordo che dopo le partite si fermava a parlare con i tifosi, spiegava le sue scelte, parlava di calcio, spesso rischiava di farci perdere il volo, allora mi toccava scendere dal pullman per portarlo su e partire.<ref name=bearzot/>
 
*{{NDR|Rispondendo alla domanda di [[Maurizio Crosetti]]: ''Perché lei passa per musone?''}} Perché le parole di troppo sono fumo. Perché non mi è mai andato di giudicare, di criticare, di dire bugie pur di dire qualcosa. Perché la banalità uccide, invece il silenzio fortifica.<ref name=sett>Da ''Dino Zoff: Nei miei primi 70 anni ho parato tutto. Persino Berlusconi'', ''Il Venerdì'' num. 1245, 27 gennaio 2012, pp. 34-37.</ref>
 
*Io ho sempre tolto invece di aggiungere, ho cercato di semplificare i gesti, le modalità, per arrivare all'osso delle cose.<ref name=sett/>
*{{NDR|Sulle parole di [[Antonio Cassano]] che aveva definito come «soldatini» i giocatori della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Questa è un'offesa che Cassano avrebbe dovuto risparmiare perché se fossero tutti come i Cassano la Juve non avrebbe quel curriculum di successi, di campionati e Coppe.<ref>Citato in ''[http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_89690.html RaiSport: Zoff su Juve-Napoli]'', ''Ufficiostampa.rai.it'', 24 ottobre 2012.</ref>
 
*{{NDR|Sulle parole di [[Antonio Cassano]] che aveva definito come «soldatini» i giocatori della [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Questa è un'offesa che Cassano avrebbe dovuto risparmiare perché se fossero tutti come i Cassano la Juve non avrebbe quel curriculum di successi, di campionati e Coppe.<ref>Citato in ''[http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_89690.html RaiSport: Zoff su Juve-Napoli]'', ''Ufficiostampa.rai.it'', 24 ottobre 2012.</ref>
 
{{Int|Da ''[http://www.corriere.it/cronache/16_novembre_05/zoff-juve-non-rivendichi-quei-due-scudetti-moggi-4114fa1c-a399-11e6-b242-6c6c02e892ab.shtml?refresh_ce-cp Dino Zoff: «La Juve non rivendichi quei due scudetti di Moggi»]''|Intervista di Aldo Cazzullo, ''Corriere della sera'', 5 novembre 2016.}}
*{{NDR|«Il tiro di [[Felix Magath|Magath]]»}} Dissero che avevo preso gol da 30 metri; ma era un tiro quasi dal limite dell'area. Adesso li chiamano eurogol; allora scrissero che ero cieco.
*{{NDR|«Gli arbitri vi aiutavano?»}} Ma no. Non era facile giocare nella Juve: la squadra più odiata d'Italia. Firenze era una bolgia. A San Siro potevo resistere solo io: mi tiravano di tutto. Ogni volta rientravamo a Torino con i vetri del pullman rotti.
*{{NDR|«Oggi la Juve fa bene a rivendicare i [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|due scudetti revocati]]?»}} Così mi fa andare in crisi... {{NDR|«Dino Zoff non va mai in crisi.»}} Le risponderò, allora. No, non fa bene. Ci sono delle regole. Ci sono delle sentenze. Al processo ci fu un'autoaccusa della Juve. E [[Luciano Moggi|Moggi]] è stato condannato dalla giustizia sportiva.
*{{NDR|«Nella sua autobiografia ''Dura solo un attimo la gloria'', lei scrive parole dure: "Ho fallito la mia missione", "non ho lasciato il segno". Perché?»}} Ho sempre creduto nei valori dello sport, inteso come miglioramento dell'uomo. Oggi il calcio è uno spettacolo. Il nostro mondo ha sempre avuto una dose di furbizia; ma oggi il livello di furbizia arriva alla disonestà. Fregare l'arbitro con una sceneggiata, irridere l'avversario... oggi non potrei giocare 330 partite di fila. Se uno dopo un gol mi avesse fatto i balletti, alla prima uscita l'avrei sderenato. E sarei stato espulso.
*{{NDR|«In questi anni ha visto l'Italia migliorare o peggiorare?»}} L'ho vista esagerare. Parlare troppo. Perdere sostanza, concretezza.
*{{NDR|«Lei si dimise da allenatore della Nazionale, dopo una finale europea persa ai supplementari, per un aggettivo: "Indegno". Pronunciato da [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]].»}} Berlusconi era l'uomo più potente d'Italia. In federazione, Nizzola a parte, si adeguarono. Mi dissi: se ci attaccano dopo che abbiamo giocato bene, cosa faranno quando giocheremo male? Così mi dimisi. E in Italia le dimissioni sono un atto rivoluzionario. Fuori dal sistema. Puoi comprare un arbitro, puoi vendere una partita; il sistema ti riassorbe. Se ti dimetti, se ti chiami fuori, il sistema ti cancella. E non puoi fare la rivoluzione da solo. {{NDR|«Con Berlusconi vi siete mai chiariti?»}} Mai.
*{{NDR|«Zoff o [[Gianluigi Buffon|Buffon]]?»}} Gigi è esploso prima, io sono maturato col tempo. Ma certo non mi sento inferiore.
 
==Citazioni su Dino Zoff==