Nigel Warburton: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: la pronta risposta di Thomas Henry Huxley
→‎Citazioni: Jean-Jacques Rousseau: esseri umani buoni per natura
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*«Una rondine non fa primavera»: sapevate che questa frase, che usiamo con tanta disinvoltura, viene da una delle opere più famose di un famoso filosofo dell'antica Grecia? Si tratta dell'''Etica nicomachea'', chiamata così perché il suo autore, [[Aristotele]], la dedicò al figlio Nicomaco. Aristotele sosteneva che come bisogna aspettare che di rondini se ne vedano in giro di più, prima di affermare che la primavera è arrivata, così il piacere passeggero non fa la vera [[felicità]]. Secondo lui la felicità non equivale a qualche breve attimo di [[gioia]]. (cap. 2, p. 15)
*[[Descartes]] era più certo dell'esistenza della sua mente che di quella del suo corpo. Poteva immaginare di non avere un corpo, ma non poteva pensare di non avere una mente. Se avesse immaginato di non avere una mente, avrebbe comunque continuato a pensare, e questo avrebbe dimostrato che aveva una mente perché senza di essa non avrebbe potuto produrre pensieri. (cap. 11, p. 75)
*Secondo [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] gli esseri umani sono buoni per natura. Se fossimo lasciati a noi stessi nel mezzo di una foresta, non daremmo molti problemi. Se però veniamo sottratti allo stato di natura e portati nelle città, le cose prendono un'altra piega: iniziamo a desiderare di avere la meglio sugli altri e di attrarre la loro attenzione. Questo atteggiamento competitivo ha effetti psicologici terribili, e l'invenzione del denaro non può che peggiorare la situazione. (cap. 18, p. 114)
*«Lei è parente delle scimmie da parte di madre o di padre?» fu la maliziosa domanda posta a [[Thomas Henry Huxley]] dal vescovo Samuel Wilberforce durante un famoso dibattito tenutosi presso l'Oxford Museum of Natural History nel 1860. L'intenzione del vescovo era prendere in giro e insultare allo stesso tempo, ma la domanda gli si rivoltò contro. Huxley mormorò sottovoce: «Grazie, Dio, per averlo consegnato nelle mie mani» e replicò che avrebbe preferito essere parente di una scimmia piuttosto che di un essere umano che si facesse beffe della scienza. (cap. 25, p. 156)