Teodoro Buontempo: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sull'impegno politico in gioventù}} Ero di destra ma con grande attenzione alla sinistra. Quando organizzavo manifestazioni, gli altoparlanti me li davano i comunisti, i tavolini i socialisti, gli striscioni e le sedie il Psiup. Un giorno organizzai un corteo di studenti. Ma anche la sinistra era scesa in piazza, contro il caro vita. I due cortei si fusero. Era bello: io in mezzo a tutte le bandiere rosse.
*{{NDR|Sulle conseguenze dell'attivismo nel Movimento Sociale Italiano}} Ostilità, emarginazione, galera. Ho avuto arresti e processi. Oltraggio, resistenza. Due o tre condanne. Una volta perché avevo fatto fuggire Ciccio Franco, quello di Reggio Calabria, boia chi molla.
*Il [[Sessantotto|'68]]. All’inizioAll'inizio non c’erac'era grande tensione fra destra e sinistra. All'università, di notte, si giocava a pallone insieme. Ricordo anche Valle Giulia. Destra e sinistra quel giorno erano insieme. La rivolta generazionale si sposava benissimo con le nostre idee.
*Stare al governo non significa rinunciare agli obbiettivi che si avevano quando stavamo all'opposizione. Oggi il problema è come coniugare il progresso con i diritti inalienabili dei lavoratori.
*La sinistra è voltagabbana. Piaccia o non piaccia, ha rappresentato il sogno di riscatto di milioni di uomini che sognavano una società più equilibrata e giusta. Una volta al potere, come prima cosa, ha introdotto il lavoro a tempo. Si é messa in ginocchio davanti al grande capitale. Ha introdotto la rottamazione. È passata al campo opposto.