Nadežda Konstantinovna Krupskaja: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Nadežda Konstantinovna Krupskaja==
*Appassionata lettrice di {{sic|[[Lev Tolstoj|Tolstòi]]}}, cominciò a sbrigare personalmente le faccende domestiche e a eliminare dalla propria vita le cose che considerava come lussi. Nei primi anni del decennio tra il 1880 e il 1890, insegnò geografia in una scuola festiva operaia; ben presto scoprì che una delle sue classi era in realtà un circolo di lettura marxista. Si dedicò allora alla lettura degli scritti di [[Karl Marx|Marx]] e divenne marxista. Le fotografie del tempo della sua adolescenza dimostrano, a dispetto degli abiti chiusi al collo e delle maniche a sbuffo, caratteristici del tempo, una fanciulla che ha qualcosa di mascolino e di ribelle, coi capelli pettinati all'indietro, gli occhi sprezzanti, il naso volitivo e la bocca carnosa ma imbronciata. ([[Edmund Wilson]])
*Nel 1935 a quanto pare la Krupskaja si schierò con l'associazione dei Vecchi bolscevichi e altri pronunciandosi contro la pena di morte per [[Lev Borisovič Kamenev |Kamenev]]. Fu allora, sembra, che Stalin le disse di adeguarsi alla linea, altrimenti il partito avrebbe conferito a un'altra il titolo di vedova di Lenin: secondo quanto riferiscono, aggiunse che il partito poteva fare «qualsiasi cosa». Questa storia arrivò in Occidente poco dopo, e naturalmente fu messa in dubbio. Ma [[Nikita Sergeevič Chruščёv|{{sic|Hruščev}}]] la conferma nelle sue memorie. Stalin, racconta, ventilò più volte l'idea in sua presenza: pare che come nuova vedova fosse stata proposta Elena Stasova. Per quanto la cosa possa apparire incredibile ai non comunisti, non sarebbe stata affatto irrealizzabile. In quel periodo stavano riscrivendo a tutto spiano la storia, e nel caso specifico sarebbe bastato dichiarare che il divorzio e il nuovo matrimonio erano stati tenuti segreti per desiderio di Lenin, ma vista l'attività della Krupskaja contro il partito, il Comitato centrale riteneva ormai necessario svelare la verità. ([[Robert Conquest]])
*Nessuna delle due donne che nel 1934 erano membri effettivi del Comitato centrale fu giustiziata: K.I. Nikolaeva (per giunta ex seguace di [[Grigorij Evseevič Zinov'ev |Zinov'ev]]) e Nadežda Krupskaja. Certo la Krupskaja era un caso a parte, e fu denunciata da [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ežov]] (di sicuro su iniziativa di Stalin) nel 1938, durante una riunione della Commissione centrale di controllo. Ežov la accusò di essere complice di [[Lev Trockij|Trockij]] e di aver affrettato la morte di Lenin, aggiungendo che «solo il rispetto per la memoria di Lenin» gli impediva di «consegnarla a [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Vyšinskij]] e [[Vasilij Ulrich|Ul'rih]]<ref>Rispettivamente Procuratore generale e Presidente del Tribunale della Corte suprema nei maggiori processi delle ''grandi purghe''.</ref>, come aveva fatto per altri traditori». La Krupskaja svenne, e dovettero portarla in clinica. Morì alla fine di febbraio del 1939, a settant'anni appena, poco prima del XIII congresso del partito. È sempre circolata la voce che fosse stata strangolata. ([[Robert Conquest]])