Mahatma Gandhi: differenze tra le versioni

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*Il fenomeno Gandhi è il risultato di una straordinaria forza intellettuale e morale, unita a grande abilità politica e a circostanze eccezionali.
*Una guida per il suo popolo, non sostenuta da autorità esterna: un politico il cui successo non posa sull'artificio né sul possesso di espedienti tecnici, ma semplicemente sulla forza carismatica della sua personalità; un combattente vincitore che ha sempre disdegnato l'uso della forza; un uomo saggio e umile, armato di una determinazione e di una coerenza inflessibili, che ha dedicato tutta la propria forza all'elevazione del suo popolo e al miglioramento della sua sorte; un uomo che ha affrontato la brutalità dell'Europa con la dignità dei semplici, e quindi, assurgendo ogni volta a superiore.<br />Può darsi che le generazioni avvenire stenteranno a credere che un individuo simile abbia mai calpestato in carne e ossa questa terra.
 
===[[Christopher Hitchens]]===
*Gandhi voleva che l'India tornasse a essere una società «spirituale», primitiva e fondata sui villaggi; rese molto più difficile un compromesso politico con i musulmani; era anche preparato a un ipocrita uso della violenza, qualora lo avesse ritenuto conveniente.
*Idealizzò il villaggio indiano tradizionale, dove i millenari ritmi degli animali e delle colture determinavano le condizioni della vita umana. Milioni di persone sarebbero insensatamente morte di fame se avessero seguito le sue raccomandazioni, e avrebbero continuato ad adorare le vacche (che i sacerdoti avevano intelligentemente dichiarato «sacre», così da impedire al povero popolo ignorante di mangiarsi il proprio unico capitale nei tempi di siccità e carestia). Gandhi merita ammirazione per la sua critica a un sistema inumano come quello delle caste, che condannava i più bassi ordini della società a un ostracismo forse più crudele e definitivo di quello della schiavitù. Ma proprio nel momento in cui l'India più di ogni altra cosa aveva bisogno di un leader nazionale laico e moderno, si ritrovò un guru e un fachiro.
*In realtà, fu [[Jawaharlal Nehru|Nehru]] e non Gandhi a condurre il proprio paese all'indipendenza, anche al prezzo spaventoso della divisione. Per decenni, una solida alleanza fra le sinistre laiche inglesi e indiane aveva posto le basi, e alla fine vinto la battaglia, per la liberazione dell'India. Non c'era mai stato alcun bisogno che una figura religiosa oscurantista imponesse il suo ego su tale processo, ritardandolo e distorcendolo.
*Per quanto riguarda il «Mahatma», ucciso da un membro di una setta fanatica indù perché non ''sufficientemente'' devoto, si dovrebbe rimpiangere invece che non sia vissuto tanto da poter vedere l'entità del danno che aveva provocato (ma si è sollevati all'idea che non sia vissuto abbastanza per realizzare il suo ridicolo programma del filatoio).
*{{NDR|Sui musulmani nell'[[Impero anglo-indiano]]}} Sotto il dominio britannico, essi avevano goduto di una certa protezione, in quanto minoranza cospicua, per non dire privilegiata, e non volevano modificare tale stato di cose per divenire un'ampia minoranza in uno stato dominato dagli indù. Così, il fatto stesso che la principale organizzazione che si batteva per l'indipendenza - il Partito del Congresso - fosse guidata da un induista dichiarato rese la conciliazione molto più difficile. Si potrebbe sostenere, e io stesso sarei d'accordo, che l'intransigenza dei musulmani avrebbe giocato in ogni caso un ruolo distruttivo. Ma il compito di convincere le masse islamiche ad abbandonare il Congresso e ad aderire alla separatista «Lega musulmana» fu reso molto più facile dall'insistenza di Gandhi sui temi induisti e dalle lunghe ore che egli ostentatamente dedicò alle pratiche di culto e al suo lavoro al filatoio.
 
===[[Mohammad Ali Jinnah]]===