Aleksandra Fëdorovna Romanova: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Aleksandra Fëdorovna Romanova: lettera a Rasputin, del 1909 circa (Troyat: "la zarina, che ha trentasette anni, scrive")
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==Citazioni di Aleksandra Fëdorovna Romanova==
*{{NDR|Lettera a [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]]}} Mio indimenticabile amico e maestro, salvatore e consigliere, quanto mi pesa la tua assenza! La mia anima non sa trovar pace e mi sento a mio agio solo quando tu, maestro mio, siedi al mio fianco, quando ti bacio le mani e riposo il capo sulla tua santa spalla. Allora sì che mi sento leggera, e nutro un solo desiderio: addormentarmi per l'eternità sulla tua spalla, tra le tue braccia [...] Torna presto. Ti aspetto e soffro senza di te [...] Colei che ti ama per l'eternità. M[amma].<ref>Citato in [[Henri Troyat]], ''Rasputin'', traduzione di Catherine McGilvray, Oscar storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998, p. 49. ISBN 88-04-45402-4</ref>
*{{NDR|Lettera al marito [[Nicola II di Russia|Nicola II]] del 12 novembre 1916}} Sono solo una donna che lotta per il suo sovrano, per il suo bambino, per i due esseri più cari al mondo.<ref>Citato in E. Radzinskij, ''L'ultimo zar. Vita e morte di Nicola II'', Dalai Editore, 2001, p. 187. ISBN 8880895036</ref>
*{{NDR|Lettera ad Anna Vyrubova del 10 dicembre 1917}} Mi sento la madre di questo paese e soffro per lui come fosse mio figlio, malgrado tutti gli orrori e i peccati. Sai che non si può strappare l'amore dal mio cuore, come non si può strapparne la Russia, malgrado la sua nera ingratitudine verso lo zar.<ref>Citato in [[Henri Troyat]], ''Rasputin'', traduzione di Catherine McGilvray, Oscar storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998, p. 190. ISBN 88-04-45402-4</ref>