Johann Wolfgang von Goethe: differenze tra le versioni

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*{{NDR|A [[Verona]]}} Durante la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si ferma in Piazza Bei Cavalleri si accosta alle carrozze per intrattenersi con le belle signore. La popolazione qui va e viene tra la più grande animazione e specialmente in alcune vie. Nei giorni di mercato le piazze sono zeppe di gente, si ride, si scherza per tutta la giornata. Il popolo è tutto bello e buono e bada con occhio acuto ai fatti altrui, i ricchi e i nobili stanno rinchiusi nelle loro case.<ref>Citato in ''[http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/goethe/verona.htm Goethe a Verona]''.</ref>
*[[Vicenza]], 19 settembre 1786<br>Soltanto al cospetto di queste architetture se ne apprezza il grande valore, perché esse sono intese a colmare l'occhio con la loro reale grandezza e corposità, e ad appagare lo spirito con la bella armonia delle loro dimensioni, non solo sotto forma di astratti disegni, ma con tutte le sporgenze e le rientranze della loro prospettiva; perciò io dico che il [[Andrea Palladio|Palladio]] è stato davvero un grand'uomo sia nel sentire che nell'operare. (2017, p. 54)
*[[Venezia]], 1 ottobre 1786<br>Sono rimasto colpito dalla grande sporcizia delle strade, facendo di conseguenza alcune considerazioni. In materia esiste certamente un qualche regolamento: la gente spinge il sudiciume negli angoli, e vedo anche mandar su e giù grosse imbarcazioni che si fermano in punti determinati e raccolgono l'immondizia [...]. In queste operazioni non v'è logica né rigore, e tanto più è imperdonabile la sporcizia della città, che per le sue caratteristiche potrebbe esser tenuta pulita come lo è qualunque città olandese. (2017, pp.74-75)
*[[Palermo]], lunedì 2 aprile 1787.<br />Alle tre del pomeriggio, con sforzo e fatica, entrammo finalmente nel porto, dove ci si presentò il più ridente dei panorami. La città, situata ai piedi di alte montagne, guarda verso nord; su di essa, conforme all'ora del giorno, splendeva il sole, al cui riverbero tutte le facciate in ombra delle case ci apparivano chiare. A destra il Monte Pellegrino con la sua elegante linea in piena luce, a sinistra la lunga distesa della costa, rotta da baie, penisolette, promontori. Nuovo fascino aggiungevano al quadro certi slanciati alberi dal delicato color verde, le cui cime, illuminate di luce riflessa, ondeggiavano come grandi sciami di lucciole vegetali davanti alle case buie. Una chiara vaporosità inazzurriva tutte le ombre.<ref name="girodivite">Citato in ''[http://www.girodivite.it/viaggiatori-in-Sicilia.html Viaggiatori in Sicilia]'', ''Girodivite.it''</ref>
*Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo.<ref>Citato in ''[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/palermo-citt%C3%A0-multiforme/479/default.aspx Palermo, città multiforme - I mille volti di una città che punta all`Europa]'', ''Lastoriasiamonoi.rai.it''</ref>